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New York, Nardella davanti a 30mila ragazzi: messaggio ai laureati Syracuse University

Cronaca

Il sindaco di Firenze invitato a tenere il 'Commencement Speech' di fine corso. Nel suo intervento spazio a clima, diritti e intelligenza artificiale: "Non dimentichiamo mai la nostra essenza umana"

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"Anche in tempi di un mondo guidato dall'intelligenza artificiale non dimentichiamo mai la nostra essenza umana. Dopotutto, è l'impronta umana che ha forgiato l'intelligenza artificiale" mentre "le sfide future sono colossali", ci sono quelle "dell'ambiente", della "tutela dei diritti umani e civili", della "polarizzazione che persiste su molti livelli". Così un passaggio del discorso che il sindaco di Firenze Dario Nardella ha pronunciato oggi alla Syracuse University, nello Stato di New York, davanti a 30mila ragazzi, per il tradizionale Commencement Speech, il discorso al termine del corso di laurea.

L'ultimo italiano era stato Italo Calvino

La cerimonia si è svolta oggi al Jma Wireless Dome, lo stadio della città di Syracuse, davanti a migliaia di persone. In precedenza l'ultimo italiano ospitato in tale circostanza era stato Italo Calvino. "Innanzitutto" - ha detto Nardella - "ci sono le questioni relative all'ambiente, al cambiamento climatico e al consumo eccessivo: è assolutamente chiaro che la situazione attuale è insostenibile", ma "mentre la scienza e l'innovazione, risultato positivo dell'impegno umano, hanno facilitato notevoli progressi verso soluzioni alternative, le nostre azioni non sono state all'altezza". "Secondo, la tutela dei diritti umani e civili" - ha proseguito - Le nostre libertà e la nostra sicurezza non sono negoziabili e devono essere governate con responsabilità: responsabilità sociale e ambientale, responsabilità del mercato finanziario".

"Riconoscere le differenze come fonte di ricchezza"

Terzo punto indicato da Nardella "la polarizzazione, persiste su molti livelli: che si tratti di genere, generazione, eredità, status sociale o posizione politica, direte voi. Sembra che coltiviamo l'antagonismo piuttosto che l'unità. Stiamo costruendo una società di nemici. È uno scenario quasi da aut-aut. Eppure l'esperienza umana prospera nelle sfumature tra gli estremi. La polarizzazione non lascia spazio all'affermazione personale, alla crescita culturale e sociale", "combatterla non significa temere le differenze ma riconoscerle come fonte di ricchezza". Sull'intelligenza artificiale Nardella crede che "non ci controllerà", "non può, a patto che - e se - ci poniamo le giuste domande: siamo disposti a utilizzare l'AI come strumento per migliorare la nostra vita? Invece di enfatizzare il consumo e la polarizzazione possiamo parlare di cura, giustizia sociale, crescita sostenibile e, in definitiva, pace?".

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