Napoli, sequestrati 48 milioni di euro falsi in una stamperia

Cronaca
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La Guardia di finanza ha sequestrato un capannone adibito a stamperia nel quartiere Ponticelli del capoluogo campano. Il blitz, scattato all’alba, ha portato anche al fermo di sette persone, tra le quali figura anche il capo della banda di falsari

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Una stamperia illegale e circa 48 milioni in banconote perfettamente contraffatte. Tutti tagli da 50 euro che la Guardia di finanza ha trovato e sequestrato in un capannone industriale nel quartiere Ponticelli di Napoli. Il traffico illegale è riconducibile al cosiddetto Napoli Group, una nota organizzazione di falsari già al centro di precedenti inchieste. Il blitz è scattato all’alba e ha portato anche al fermo di sette persone, tra le quali figura anche il capo della banda di falsari. Le attività investigative sono coordinate dalla Procura di Napoli Nord, dalle pm Valeria Palmieri e Giulia Basile, dal procuratore aggiunto Mariella Di Mauro e dal procuratore Maria Antonietta Troncone. Ad agire, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma.

Le stampe illegali

Stando alle indagini, da un mese due falsari vivevano in quasi totale isolamento nel capannone posto sotto sequestro dagli agenti. Qui, le banconote venivano stampate con il procedimento "offset" che, rispetto alla tecnica digitale, consente di avvicinarsi enormemente alle banconote originali. I finanzieri, entrati in azione all'alba, hanno sorpreso i due falsari che dormivano. Nel capannone c'erano circa 80.000 fogli ritraenti ciascuno 12 banconote da 50 euro praticamente pronte: dovevano essere solo tagliati per apporre la banda verticale argentata. 

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Le modalità

Per evitare che la produzione si fermasse la banda si serviva di un vivandiere che provvedeva ai bisogni dei falsari: ed era lui a tenere i contatti con il capo, un tipografo 70enne con numerosi precedenti penali che coordinava la produzione e anche il supporto logistico avvalendosi di tre autotrasportatori di Giugliano in Campania. Dalle indagini è emerso che la stamperia solo di recente era stata trasferita a Napoli dal paese di Casavatore e che sarebbe entrata in funzione a pieno regime proprio nel mese di aprile. Per accogliere gli imponenti macchinari il capannone, preso in affitto da una società di bonifica ambientale estranea alle indagini, era stato opportunamente modificato, prevedendo letti, mobilio e beni di prima necessità.

Carabinieri e Polizia locale sul luogo dell'incidente, Napoli, 05 maggio 2024.
Una ragazza di 21 anni Ë stata investita e uccisa a Napoli all'alba di oggi da un'auto pirata in via Cattolica, una strada di collegamento tra la zona di Cavalleggeri d'Aosta e Coroglio, nella parte occidentale della citt‡. Il fatto Ë avvenuto alle 6,30. La giovane, insieme con tre amiche, uscita da un locale al termine di una serata, Ë salita sull'auto per tornare a casa: dopo pochi metri ha chiesto alla conducente di fermarsi, sempre sulla stessa strada, per mettersi lei alla guida della vettura di cui era proprietaria. La 21enne Ë scesa allora dal sedile posteriore per mettersi al volante, ma non ha fatto in tempo perchË Ë stata investita da un'auto che sopraggiungeva (i testimoni indicano che probabilmente era un Suv di grossa cilindrata), e che l'ha uccisa sul colpo per poi far perdere le proprie tracce.
ANSA/CESARE ABBATE

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