Voto di scambio nel Napoletano, voti venduti a 30 e 20 euro

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E' quanto emerso nell'ambito di un’indagine condotta dai carabinieri e dalla Direzione distrettuale Antimafia, su una serie di episodi di voto di scambio politico-mafioso documentati nella zona del Napoletano, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023

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Nell'ambito di un’indagine condotta dai carabinieri e dagli uomini della Direzione distrettuale Antimafia, su una serie di episodi di voto di scambio politico-mafioso documentati nella zona del Napoletano, è emerso un vero e proprio tariffario: trenta euro a voto per la prima tornata elettorale e venti per il ballottaggio. Questo quanto documentato dagli inquirenti rispetto alla compravendita delle preferenze a Cercola, in provincia di Napoli, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023. Il blitz , infatti, è stato eseguito nei quartieri Ponticelli e San Giovanni a Teduccio di Napoli nonché in località Caravita del Comune di Cercola. 

Le amministrative del maggio 2023

La custodia cautelare messa in atto dagli uomini della compagnia di Torre del Greco è a carico di sette persone. Sono ritenute gravemente indiziate di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare le associazioni di tipo camorristico denominate clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. Tra gli arrestati ci sono anche la figlia di un boss ergastolano, all'epoca dei fatti rappresentante di lista, una candidata legata da vincoli di parentela proprio al clan De Micco, suo fratello, consigliere in una municipalità di Napoli, e anche il loro padre. In una conversazione intercettata dai militari a parlare sono alcuni indagati che avevano impegnato qualche migliaio di euro per accaparrarsi i voti: si lamentano del fatto che ciononostante per loro la tornata elettorale era andata male: "Se li sono comprati i voti... hanno i soldi e comprano...".  Le elezioni finite al centro delle indagini sono le amministrative del 14 e 15 maggio 2023, quindi quelle del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio dello stesso anno.

Gli investigatori: "A Cercola democrazia all'asta"

"Sono clan pervasivi, senza ideologia, senza interesse politico, il loro unico interesse è infiltrarsi per trarne vantaggi: a Cercola la democrazia era all'asta". Lo hanno riferito il colonnello Andrea Leo, comandante del reparto operativo nucleo investigativo provinciale di Napoli, insieme il colonnello Grimaldi Pantaleone comandante del gruppo dei carabinieri di Torre Annunziata, dopo gli arresti eseguiti nell'ambito dell'indagine. Questo atteggiamento, hanno detto ancora i due ufficiali, "si è evidenziato con il controllo nei seggi elettorali per la verifica dell'accordo di compravendita del voto". Un controllo esercitato, è stato evidenziato anche grazie alla doppia veste di alcuni rappresentanti di lista che, è stato sottolineato "erano anche rappresentanti delle organizzazioni criminali". E quanto, malgrado l'esborso di denaro per comprare voti, l'esito elettorale è stato a loro avverso, i clan "hanno anche cercato di avvicinare il vincente, ma non risulta se è il contatto ci sia stato o meno", hanno concluso.

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