Imprenditore friuliano muore e lascia in eredità la sua azienda vinicola ai collaboratori

Cronaca

Piero Pittaro, scomparso a 89 anni il 24 marzo, ha deciso di lasciare la maggioranza della sua azienda vinicola ai suoi nove fidati collaboratori. A prendersene cura saranno ora lo storico enologo e braccio destro di una vita, il perito agrario, la contabile, l'addetto commerciale, gli uomini di cantina e di vigneto

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Aveva promesso che avrebbe lasciato tutto ai suoi dipendenti e così ha fatto. Piero Pittaro, imprenditore friulano scomparso a 89 anni il 24 marzo, ha deciso di lasciare la maggioranza della sua azienda vinicola, fondata all'inizio degli anni 70, ai suoi nove fidati collaboratori. La notizia è di tre giorni fa, ma è stata raccontata oggi dal Messaggero Veneto e da Il Piccolo. A prendersi cura dell'azienda saranno ora lo storico enologo e braccio destro di una vita, il perito agrario, la contabile, l'addetto commerciale, gli uomini di cantina e di vigneto.

I destinatari dell'eredità sorpresi all'apertura del testamento

Una donazione vera e propria che, all'apertura del testamento, ha sorpreso gli interessati, tutte persone della zona di Codroipo (Udine), che lavorano alla Vigneti Pittaro da oltre 10 anni. A breve costituiranno una nuova società. La parola d'ordine è continuità e valorizzazione del marchio, che resta friulano, con 85 ettari di vigneti tra proprietà e affitto nelle Grave del Friuli, 300mila bottiglie vendute ogni anno, 100mila delle quali di spumante e altre 200mila di vini fermi bianchi e rossi, con una quota di export pari al 35, 40% e destinazioni privilegiate gli Stati Uniti, Singapore e Ue.

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