Corruzione in Liguria, da Toti a Spinelli: chi sono le persone coinvolte nell’inchiesta

Cronaca

Al vaglio della Procura di Genova una serie di concessioni portuali e finanziamenti elettorali. Le misure cautelari vanno dagli arresti domiciliari a quelli in carcere. Tra le figure interessate il presidente della Regione, manager e imprenditori

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Politici come il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, manager come Paolo Emilio Signorini, imprenditori come Aldo Spinelli. Sono alcuni dei nomi di spicco coinvolti nell’inchiesta della Procura di Genova legata a concessioni portuali e finanziamenti elettorali. Il reato contestato è quello di corruzione. La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di applicazione di misure cautelari (coercitive ed interdittive), oltre a un sequestro da 570 mila euro (LE ACCUSE).

Chi sono le persone coinvolte

Il comunicato della Procura della Repubblica di Genova, Direzione Distrettuale Antimafia, spiega che le misure cautelari (coercitive ed interdittive) riguardano dieci persone:

  • Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, è destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari).
  • Paolo Emilio Signorini, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (e oggi amministratore delegato di Iren), è accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio. È destinatario della misura della custodia cautelare in carcere.  
  • Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, in passato presidente delle squadre di calcio di Genoa e Livorno, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, è accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del Presidente della Regione Liguria.
  • Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, figlio di Aldo, destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, è accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria.
  • Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova, destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, è accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini.
  • Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A., è destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale. Per lui l’accusa è di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria.
  • Matteo Cozzani, capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria, accusato del reato di “corruzione elettorale” (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova, e di corruzione per l’esercizio della funzione. È destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari.
  • Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, destinatari dell’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, accusati del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova. Una nota di FI riferisce che "a seguito dell'indagine che li ha visti coinvolti, sono stati sospesi i due iscritti".
  • Venanzio Maurici, destinatario dell’obbligo di presentazione alla p.g., accusato del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p., in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova.

Nei confronti di Signorini, Aldo e Roberto Spinelli, il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570 mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati. Inoltre nell'ambito dell'inchiesta è indagato anche l'editore di Primocanale Maurizio Rossi, che sarebbe accusato di finanziamento illecito sotto forma di campagna politica andata in onda sull'emittente televisiva.

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Le misure cautelari dell'inchiesta a La Spezia

Anche la procura della Spezia ha emesso una serie di ordinanze di custodie cautelari, nei confronti del capo di gabinetto del governatore Toti Matteo Cozzani, per quella che potrebbe essere considerata l'inchiesta "madre" che ha dato il via, con la trasmissione degli atti, all'inchiesta genovese. Le ordinanze sono state eseguite dalla Gdf della Spezia. Disposto anche un decreto di sequestro preventivo per reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione e turbata libertà degli incanti. Cozzani è il punto di contatto tra l'inchiesta spezzina e quella genovese. All'ex sindaco di Portovenere, la procura spezzina imputa fatti avvenuti tra il 2022 e il 2024: tra gli altri episodi contestati le 'condotte' per agevolare la realizzazione di uno stabilimento balneare sull'isola di Palmaria da parte degli imprenditori milanesi coinvolti nell'indagine e il bando di gara per la concessione dell'immobile ex scuola Ravecca di Portovenere adiacente al Grand Hotel di proprietà dei fratelli Paletti, con l'inserimento nel bando di un requisito restrittivo che solo loro potevano soddisfare. Sono stati contestati anche episodi di abuso e falso. 

Le persone coinvolte nel filone spezzino

  • Filippo Cozzani, fratello di Matteo Cazzoni, imprenditore attivo nel settore della segnaletica stradale e della vendita di bevande all'ingrosso. Adesso è ai domiciliari.
  • I fratelli Raffaele e Mirko Paletti, imprenditori milanesi, amministratori di society che operano anche nel Comune di Portovenere. Anche loro si trovano ai domiciliari.
  • Colpiti dalla misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare professioni, imprese od uffici direttivi delle persone giuridiche che svolgono attività d'impresa altri sei imprenditori, tra i quail Francesco Fiorino (legale rappresentante della Europa Park S.r.I., society interamente partecipata dab Camera di Commercio di La Spezia, e nuovo membro del Cda di ATC), Giovanni Olcese e Ivan Pitto (imprenditori attivi nel settore pubblicitario), Saverio Cecchi (presidente di Confindustria Nautica a Genova e legale rappresentante della society I Saloni Nautici S.r.I.) Alessandro Campagna (direttore commerciale del Salone Nautico) e Massimo Gianello (legale rappresentante del Comitato delle Borgate del Palio del Golfo della Spezia e della society partecipata dal Comune di Lerici denominata Sviluppo Turistico Lerici.
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