Introduzione
Un appartamento allestito come studio per interventi di chirurgia estetica privo di autorizzazioni da oltre tredici anni. È lì che lo scorso sabato pomeriggio si è consumata una tragedia: una donna di 46 anni, originaria dell’Ecuador, è morta dopo aver avuto un malore durante una liposuzione. “Garantiamo il miglior prezzo sul mercato italiano senza compromettere qualità e sicurezza in nessun intervento”, recita la pagina Facebook dell'ambulatorio. A dirigerlo era il dottor Jose Lizarraga Picciotti, cittadino peruviano di 65 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a lesioni personali. Ora è indagato insieme all’anestesista (anch’egli con precedenti, sebbene non collegati all’attività sanitaria) e a un’infermiera, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di piazzale Clodio con l’accusa di omicidio colposo. Il dramma è avvenuto nel quartiere Primavalle, nella zona nord di Roma, in via Francesco Roncati. La vittima, Ana Sergia Alcivar Chenche, aveva probabilmente trovato la struttura tramite una ricerca online, attratta dalle tariffe vantaggiose pubblicizzate
Quello che devi sapere
Gli studi dichiarati sui social network
Jose Lizarraga Picciotti, ha un profilo istagram sul quale scrive: "La nostra passione è quella di farti tornare indietro nel tempo…Possiamo farlo". Il medico, secondo quanto riporta sui suoi social, ha studiato Maters in Reconstructive Microsurgery presso Örebro University, Svezia e Chirurgia Plastica e Ricostruttiva all'Università Cattolica del Sacro e alla Cuore Universidad Nacional Federico di Villarreal
Senza licenza dal 2012, era già stato denunciato per lesioni
Il suo studio, secondo quanto accertato, aveva ottenuto l'ultima autorizzazione, della durata di cinque anni, dalla Regione Lazio nel 2007: dal 2012 operava senza alcun attestato. Le verifiche punteranno a chiarire se nell'appartamento fossero presenti le attrezzature di primo soccorso a cominciare dal defibrillatore. In base ai primi elementi investigativi, Picciotti risulta coinvolto in altri episodi: nel 2006 e nel 2018 è stato denunciato per lesioni da pazienti che si erano sottoposte a liposuzioni e interventi di chirurgia estetica
La passione per le auto di lusso e le frasi ad effetto
Picciotti ha un profilo Istagram sul quale scrive: "La nostra passione è quella di farti tornare indietro nel tempo…Possiamo farlo". In genere sui social si fa fotografare accanto ad auto di lusso: "Se perdi un grande amore, cercane uno migliore" compare in un post, con 'Sarà perché ti amo' dei Ricchi e poveri'. In quasi tutti i post balla e canta a bordo delle auto di grossa cilindrata. Con il sottofondo di canzoni famose come la colonna sonora di Rocky, salta la corda o cerca di convincere le potenziali pazienti a sottoporsi ad interventi di chirurgia estetica, al botox o all'acido ialuronico a prezzi imbattibili. Tanti i post in cui compaiono ragazze che hanno fatto uso dei suoi trattamenti
Una clientela prevalentemente sudamericana
La sua clientela era prevalentemente sudamericana. Sempre sui suoi social, sulle foto appare la scritta: "Libera la tua bellezza, abbiamo i migliori prezzi" e la cifra, sempre molto competitiva. In un altro messaggio appare nel colonnato di San Pietro: "Ti chiedo perdono in ginocchio se mai ti risentirai per la mia azione o il mio lavoro", si legge nel post pubblicato il primo marzo scorso
L'attività di ristoratore
Ma non è tutto: il medico era pronto ad allargare la sua attività al mondo della ristorazione specializzata nella cucina etnica. Jose Lizarraga Picciotti, sempre su Istagram, in uno dei suoi ultimi post aveva infatti pubblicizzato l'apertura di un ristorante peruviano definendosi "il maestro del pollo alla brace del Perù a Roma"
La rabbia degli utenti sui social
Dopo l'apertura dell'indagine per omicidio, molti utenti stanno pubblicando commenti ai post del 65enne. "Intanto una 47enne è morta a causa della sua imperizia e mancanza di scrupoli!", scrive Michele. E un utente chiosa: "Esperto di polli vedo…". Una donna scrive: "Una paziente morta per liposuzione... Perchè?". Una domanda rimasta senza risposta
L'ultimo intervento e il malore della paziente
Secondo quanto accertato dalla polizia, la sua paziente deceduta dopo un intervento di liposuzione la paziente era stata colta da malore dopo pochi minuti dall'avvio dell'operazione. La donna ha subito uno shock, causato da "molteplici cause" non esclusa la somministrazione dell'anestesia, con perdita di conoscenza associata ad una marcata ipotensione. L'equipe avrebbe cercato di rianimare la donna senza immediatamente allertare i soccorsi. La situazione è però precipitata e la corsa al policlinico Umberto I dopo aver chiamato il 118 è risultata vana. La donna è arrivata al pronto soccorso alle 20.32 in arresto cardiocircolatorio e già intubata: sul mezzo di soccorso è stata anche sottoposta a massaggio cardiaco da parte dell'anestesista che la accompagnava. In ospedale per oltre un'ora si è tentato di rianimarla ma inutilmente. Gli inquirenti hanno immediatamente posto sotto sequestro l'appartamento adibito a studio medico. Sulle cause della morte risposte arriveranno dall'autopsia che il pm Andrea D'Angeli disporrà mercoledì
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