Per la Festa della Liberazione ci sono state iniziative in tutta Italia. Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto. Presenti Meloni e i presidenti delle Camere. Si è poi spostato in Val di Chiana per commemorare la strage nazista. Partigiani, sindacati e leader delle opposizioni a Milano con Scurati e a Roma con Roberto Salis. Momenti di tensione nella Capitale e nel capoluogo lombardo, così come a Torino
Corteo Napoli si conclude in piazza del Gesù
Si sta per concludere in piazza del Gesù e non, come previsto, a piazza Dante il corteo promosso dalla Rete per la Palestina. Il cambio è stato dettato da motivi logistici, in quanto piazza Dante è occupata da molte bancarelle e la quantità numerica dei manifestanti, all'incirca 5mila, avrebbe rischiato di provocare problemi di ordine pubblico.
Genova, striscioni antisionisti al corteo ufficiale
"Il vostro 25 aprile è la parata di uno Stato servo della Nato!" e "La Resistenza è antisionismo. Palestina libera". Questo il contenuto di due striscioni srotolati sopra il ponte Monumentale di Genova al momento dell'apposizione delle corone d'alloro alla targa che ricorda la resa dei nazifascisti alla città del 25 aprile 1945. I due striscioni, poi tolti dalla Digos, sono stati accompagnati da fischi e urla "vergogna, vergogna" all'indirizzo delle istituzioni cittadine. Coperte le numerose scritte antifasciste comparse su alcuni muri di Genova. Nel corteo, cui hanno partecipato centinaia e centinaia di persone, anche qualche bandiera palestinese.
“Viva l'Italia antifascista”, un grido da Napoli
“Viva l'Italia antifascista” è il grido che si è levato in piazza Carità a Napoli mentre era in corso la celebrazione per ricordare il 25 Aprile, giorno della Liberazione. In una piazza affollata nonostante la pioggia intensa, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il prefetto Michele di Bari e i vertici delle forze dell'ordine, hanno deposto corone alla stele in memoria di Salvo D'Acquisto. Nel corso della cerimonia la piazza ha anche intonato a più riprese “Bella Ciao”, canto dei partigiani.
Presidio in piazza Duomo: “Palestina libera, Israele fascista”
Sono aumentati nel giro di pochi minuti i partecipanti al presidio organizzato dai Giovani Palestinesi in piazza Duomo a Milano. Al momento sono alcune centinaia che urlano slogan tra cui “Palestina libera” e “Israele fascista, Stato terrorista”. Oltre agli attivisti che sventolano le bandiere della Palestina, si sono aggiunti, tra gli altri, quelli del centro sociale T28 e della rete Dax Resiste. Presenti anche bandiere dell'Usb. Un grosso striscione con scritto "Fuori i genocidi dalla storia, con la resistenza palestinese" è stato esposto davanti alle transenne che delimitano lo spazio dedicato agli intervenuti ufficiali, rivolto verso il lato della piazza che dà sulla galleria Vittorio Emanuele. Un altro striscione recita invece "Ora e sempre la resistenza si difende".
Petardi al corteo a Trieste
Il corteo antifascista partito questa mattina dal quartiere di San Giacomo a Trieste ha raggiunto la Risiera di San Sabba, dove è in corso la cerimonia solenne per l'anniversario della Liberazione. I manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni, in segno di protesta, davanti alle forze dell'ordine in tenuta antisommossa che bloccavano loro il passaggio: "Ci vietano di entrare per portare la voce dell'antifascismo", hanno detto al megafono. Slogan e cartelli sono esposti contro il fascismo e contro le stesse forze dell'ordine. Il corteo, a cui partecipano anche bambini, è stato fermato a una cinquantina di metri dall' ingresso alla Risiera. "Siamo tutti antifascisti", è il coro che continua a risuonare fuori dal monumento nazionale.
Cortei e “Bella ciao” in Sicilia per ricordare la Liberazione
Cortei, commemorazioni e anche la "pedalata resistente" in Sicilia per ricordare la Liberazione e commemorare i caduti nella guerra ai nazifascisti. A Palermo la cerimonia si è svolta nel parco Piersanti Mattarella alla presenza dei vertici delle forze armate, delle forze di polizia territoriali, delle delegazioni dell'Anpi e delle associazioni combattentistiche e d'arma, e di numerosi cittadini, e sono state deposte le corone d'alloro alla base dei cippi commemorativi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni. "Oggi è un giorno che deve unire il Paese, non dividerlo. Noi siamo qui per rispettare la festa della Liberazione, ricordando i momenti che ha vissuto il nostro Paese estremamente tragici. Credo che l'unità delle forze politiche sia essenziale", ha detto il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. Dopo è partito il corteo con tanti giovani che hanno intonato Bella Ciao. A Messina è stata organizzata dall'Uisp e dalla Fiab "Messina ciclabile", in collaborazione con Cgil e altre associazioni, la "Pedalata resistente" che ha attraversato la città mentre la commemorazione si è svolta in piazza Unione europea. A Catania prima dell'inizio del corteo organizzato dall'Anpi "4 dispotici, in rappresentanza solo di se stessi, fingendo di essere organizzatori dell'Anpi, hanno bloccato lo striscione del Pd", ha denunciato la segretaria della federazione provinciale Dem di Catania, Maria Grazia Leone. Nel capoluogo etneo per tutta la giornata si sono svolte iniziative e spettacoli organizzati dall'Anpi, dalla Cgil e dalle associazioni. Cortei e manifestazioni si sono svolti anche in tantissimi comuni siciliani.
A Milano l’attesa del corteo
A Milano è in corso il concentramento di manifestanti per il corteo nazionale del 25 aprile che partirà verso le 14.15. In coda al corteo ci sono i centri sociali con una maxi bandiera palestinese e diversi striscioni contro il conflitto in Medio Oriente. “Palestina libera. Stop al genocidio”, recita lo striscione esposto da Rifondazione comunista. Il Pd, che attende in corteo la segretaria Elly Schelin, ha portato una lunga bandiera della pace e sfilerà con uno striscione dedicato a Giacomo Matteotti, di cui ricorrono i cento anni dall'omicidio per mano fascista. Oltre quella che sarà la testa del corteo c'è un gruppo dei manifestanti dei Carc, che sfileranno con uno striscione “Dal Donbass alla Palestina, Liberazione dalla Nato assassina” e urlando slogan contro Meloni e Schlein.
Il ruolo della Brigata Ebraica nella Resistenza italiana
Nella Resistenza italiana ha avuto un ruolo importante anche la Brigata Ebraica: ecco cos'è
In 10mila in corteo a Cagliari
Un 25 aprile da record a Cagliari, dove il corteo per la festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascimo è stato seguito da circa 10mila persone. Normalmente la manifestazione richiamava in piazza 5-600 persone, l'anno scorso si è arrivati a oltre un migliaio, ma quest'anno un fiume di gente, tra famiglie, attivisti e tanti giovani è scesa in piazza per gridare "siamo tutti antifascisti". Tra gli sloga e le bandiere anche "pace" e “Palestina libera". Al corteo anche il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, che ha ricordato l'importanza di essere in piazza oggi. In piazza del Carmine, dove si è concluso il corteo, anche Sonia Aquilotti, 87 anni, che ha operato come staffetta partigiane nelle Marche con il nome di battaglia di "Lilla", in Sardegna dal 1946. Manifestazioni anche a Sassari e a Nuoro, dove alla cerimonia era presente anche la presidente della Regione, Alessandra Todde.
Tra manifestanti Pro Palestina a Roma anche Chef Rubio
Tra i manifestanti Pro Palestina, a Roma, presente anche Chef Rubio. "La brigata ebraica sventola il vessillo dei terroristi e chi sta coi terroristi sta coi nazisti che occupano la Palestina e i fascisti che opprimono i palestinesi - ha scritto su X mentre era al presidio a Porta San Paolo -. Tutti gli ebrei che non prendono le distanze dalla colonia d'insediamento sionista sono complici di pulizia etnica". "La brigata ebraica, che sostiene come tutte le comunità ebraiche i terroristi che occupano la Palestina è protetta mentre lancia bombe carta e latte di fagioli. Da lì si esibirà l'Anpi. Questa è la vostra idea di antifascismo non la nostra", ha aggiunto.
Ilaria Salis: “Italia sia da parte giusta storia”
"Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane. Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio Paese si mostri tutti i giorni all'altezza della propria storia, che oggi come in passato voglia opporsi all'ingiustizia del mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia. Buon 25 aprile". Sono le parole di Ilaria Salis, lette dal padre Roberto sul palco della manifestazione Anpi a Roma.
Landini, il governo tenta di riscrivere la storia
"Oggi è in atto un tentativo di riscrivere la storia" da parte di "chi è al governo e ha giurato sulla nostra Costituzione, che è antifascista", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco del Monte Sole per le celebrazioni del 25 aprile. "L' antifascismo non è di sinistra ma è molto più ampio - aggiunge - ma è non essere fascisti, punto".
Roberto Salis: “Sia ultimo 25 aprile con Ilaria in carcere”
"Sono qui per Ilaria, mia figlia è antifascista e questa è casa sua. Sono qui a rappresentarla fintanto che non può venire con le sue gambe. Ilaria ha già fatto un 25 aprile in carcere, quello del 2023, però non abbiamo voluto rendere nota la sua situazione per una serie di motivi. Questo è il primo 25 aprile che si può fare e deve essere l'ultimo con lei in carcere". Sono le parole del padre di Ilaria Salis, Roberto Salis, durante il corteo dell'Anpi di Roma. "Ilaria Libera": questo il coro gridato dai partecipanti al corteo. "Ilaria era a Budapest per una contromanifestazione nella giornata dell'onore, una giornata in cui i nazisti di Germania, Ungheria, Polonia e altre nazioni si trovano a Budapest per rievocare un gesto eroico nazista. Sono manifestazioni che sarebbero assolutamente proibite. In Ungheria non solo non sono contestate ma sono addirittura finanziate dal governo ungherese con i fondi europei", ha aggiunto Roberto Salis. "È stata arrestata il giorno dopo i fatti di cui è accusata e per sette mesi non ha potuto parlare con nessuno. Dall'11 febbraio l'ho risentita il 7 settembre. Volevano ottenere da lei una confessione", ha spiegato. Citando Leonardo Sciascia, Salis ha aggiunto: "Se si guarda il pozzo dall'alto si vede il sole e la luna. Se si vuole vedere la verità bisogna andare in fondo al pozzo. Ilaria aveva già ben chiaro qual è la verità, molto meglio di me e di molte persone e sicuramente enormemente meglio dei nazisti che la stanno carcerando in questo modo. Adesso nel pozzo c'è stata abbastanza e bisogna tirarla fuori".
In piazza Duomo a Milano le prime bandiere palestinesi
Bandiere alzate e kefiah al collo. Sono arrivati in piazza Duomo a Milano i primi attivisti a sostegno della Palestina per il presidio organizzato dai Giovani Palestinesi al quale hanno aderito anche le realtà agoniste della città. Gli attivisti, che al momento si sono posizionati all'altezza del Museo del Novecento, a pochi passi dalle transenne che delimitano lo spazio riservato agli interventi, per ora sono poche decine. Le forze dell'ordine presidiano la piazza.
Il sindaco di Livorno legge il monologo di Scurati
"Così come hanno fatto centinaia di sindaci in tutta Italia, ho deciso di leggere l'intervento di Antonio Scurati, che è stato cancellato dalla Rai qualche giorno fa, ma che noi riportiamo oggi al centro dell'attenzione. Dobbiamo insistere nel ricordare determinati valori e atteggiamenti a chi questi valori vuole metterli in un cassetto", ha detto il sindaco di Livorno Luca Salvetti, intervenendo alla celebrazione per il 25 aprile. "Nel discorso di Scurati c'è tutto quanto volevamo sentire in questo giorno di ricordo - ha aggiunto -. Stiamo vivendo una fase storica particolare, per ciò che accade nel mondo tra guerre e nuovi massacri. E qualcuno ha provato a inserire questo momento nel ragionamento che riguarda la propria campagna elettorale. Questo fatto lo ritengo la più grossa offesa alla memoria". Presenti al corteo per la celebrazione, anche i candidati a sindaco alle prossime amministrative Alessandro Guarducci per il centrodestra e Valentina Barale per la coalizione di sinistra Il Primo Polo.
Mattarella lascia Civitella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato Civitella Val di Chiana dopo il suo intervento, per tornare a Roma. Mattarella ha percorso a piedi il tragitto fino all'auto presidenziale salutando centinaia e centinaia di persone arrivate nel paese per la cerimonia e assiepate nel corso principale. Il capo dello Stato alla fine del suo intervento ha saluto le autorità locali, ha stretto mani ad alcuni superstiti, poi nel percorso si è soffermato più volte per salutare le persone, compresi alcuni bambini con le loro maestre.
Saluti romani dei Do.Ra a Varese
I Do.Ra hanno tirato dritto, come già dichiarato dal leader del gruppo nazifascista con sede ad Azzate (Varese) Alessandro Limido, e stamani hanno reso omaggio "ai camerata uccisi dal nemico mentre combattevano per la patria - ha detto lo stesso Limido -. Questo sono i veri eroi". All'iniziativa anche saluti romani e uno striscione inneggiante alla patria. Alle 9 i militanti della Comunità dei Dodici Raggi erano al cimitero di Ganna, un'ora dopo i circa 30 partecipanti al “25 aprile fascista” hanno raggiunto il cimitero di Sant'Ambrogio di Varese dove ad attenderli c'erano i familiari di un "camerata ucciso dai comunisti senza processo". Al cimitero di Belforte, Limido ha ricordato "questi ragazzi che sono morti per noi, per i nostri valori. E sento la voce della mia bambina. Sento il peso della responsabilità: i nostri caduti sono gli eroi della patria. Per proteggerci hanno accettato il loro Olocausto". "Non è stata una manifestazione – ha detto Limido - Siamo andati a visitare i nostri morti. E questo non si può vietare".
Il corteo Anpi è arrivato a Porta San Paolo
Il tradizionale corteo dell'Anpi per la festa della Liberazione - partecipato da centinaia di persone e partito alle 10 da Largo Bompiani - è ora arrivato a Porta San Paolo a Roma, accolto da un coro che, sul palco, intona "Bella ciao". Al coro si sono uniti anche i manifestanti.
Manifestazioni e celebrazioni del 25 Aprile in Italia. FOTO
La Festa della Liberazione dal nazifascismo viene ricordata in tutta Italia con diverse manifestazioni: LE FOTO
Mattarella: “Doverosa unità intorno all'antifascismo”
"Intorno all'antifascismo è possibile e doverosa l'unità popolare, senza compromettere d'altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico", ha detto ancora Mattarella, citando le parole di Aldo Moro pronunciate nel 1975 durante la celebrazione della festa della liberazione a Civitella Val di Chiana. L’INTERVENTO DI MATTARELLA