Aosta, ragazza francese uccisa: il sospettato è stato arrestato a Lione

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La giovane, come emerso dall'autopsia, è stata uccisa a coltellate tra fine marzo e inizio aprile. Il ricercato era stato visto con la 22enne nei giorni precedenti al delitto e - ha fatto sapere il procuratore di Grenoble - è ricercato dalla fine di marzo per "violazione del controllo giudiziario", oltre a essere già a processo in Francia per violenze sulla vittima

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Il sospettato per l'omicidio della ragazza francese trovata morta in una chiesetta diroccata sopra La Salle, vicino ad Aosta, è stato arrestato a Lione. L'uomo, già a processo in Francia per atti di violenza sulla vittima, era ricercato dalla fine di marzo per "violazione del controllo giudiziario". Su di lui - di origini egiziane e nato in Italia - pendeva anche un mandato di cattura internazionale con l'accusa di omicidio, emesso dalla procura di Aosta.

Secondo quanto si è appreso il giovane fermato dalla Gendarmerie si chiama Teima Sohaib e ha 21 anni, di nazionalità italiana. Lo ha appreso l'ANSA da fonti qualificate. Per il momento l'accusa nei confronti del giovane è di "violazione del controllo giudiziario". Le procure di Aosta e di Grenoble hanno anche aperto un'inchiesta per l'omicidio della ragazza trovata morta a La Salle e per il quale lui è sospettato. 

Una denuncia per violenza domestica e minacce

La coppia - si legge in una nota del procuratore di Grenoble, Eric Vaillant- aveva attraversato la frontiera il 25 marzo scorso. "La procura - prosegue - aveva aperto un'indagine per violazione del controllo giudiziario nei confronti del ragazzo. Infatti, era stato posto sotto controllo giudiziario il 13 gennaio scorso in seguito alla denuncia per violenza domestica e minacce. Conformemente alle richieste dell'accusa, il giudice gli aveva notificato il divieto di entrare in contatto con la vittima. Doveva essere processato dal tribunale penale di Grenoble venerdì 3 maggio 2024".

Il riconoscimento della vittima

Sono stati alcuni parenti, giunti ad Aosta, a riconoscere la vittima. Il decesso potrebbe risalire al periodo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile: difficile indicare con esattezza la data, le temperature relativamente basse di quei giorni hanno ben conservato il cadavere. Il corpo è stato trovato nell'ex chiesetta della frazione Equilivaz di La Salle, un villaggio nella boscaglia che è abbandonato da anni. Secondo l'autopsia, la giovane è stata uccisa a coltellate.

L'avvistamento della coppia

La coppia di ragazzi era stata notata nella zona. Un testimone ha raccontato a La Stampa: "Martedì mattina, il 2 di aprile, quei due erano qui davanti. Camminavano, erano a piedi". Po ha aggiunto: "Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi". E ora i Carabinieri sono sulle tracce del giovane.

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Potrebbe essere stato il fenomeno 'Urbex', l'esplorazione di edifici abbandonati, ad aver spinto la 22enne e il suo amico, ora ricercato, verso le rovine dell'Equilivaz. Secondo alcune testimonianze, i due erano infatti alla ricerca di quel villaggio abbandonato, che ospita anche la chiesetta diroccata dove il 5 aprile scorso è stato trovato il corpo della ragazza. Proprio nella cappella dedicata a Santa Barbara gli abitanti dell'Equilivaz trovarono riparo durante il diluvio del 6 giugno del 1879, mentre le sei case del villaggio venivano ridotte a ruderi. Una massa di neve sciolta e acqua esondata a monte, dal torrente Vertosan, trascinò con sé massi e alberi, finendo sull'abitato e travolgendo anche il bestiame. Da allora l'Equilivaz, raggiungibile con una breve camminata dalla strada statale 26, è disabitato. La 'Urban exploration', - per quanto potenzialmente pericolosa - negli ultimi anni ha avuto una discreta popolarità tra i giovani, grazie anche ad alcune serie televisive, siti web e pagine social.

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