Omicidio a Reggio Calabria, operaio di 24 anni ucciso a colpi di pistola

Cronaca

 Dalle prime informazioni, l'uomo stava lavorando quando è stato raggiunto dai colpi sparati da ignoti. Sul posto i carabinieri per cercare di ricostruire la dinamica e individuare il movente dell'omicidio

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Un operaio 24enne, Domenico Oppedisano, è stato ucciso a colpi di pistola in località Prateria e San Pietro di Caridà, nel Reggino. Dalle prime notizie, l'uomo stava lavorando quando è stato raggiunto dai colpi sparati da ignoti. Sul posto stanno operando i carabinieri per cercare di ricostruire la dinamica e individuare il movente dell'omicidio. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi ma per gli inquirenti potrebbe essersi trattato di un agguato. L'uomo, infatti, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, è stato raggiunto da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni, sparati da una o più persone appostate al lato della strada interpoderale che la vittima stava percorrendo a bordo della sua Fiat Panda. I proiettili hanno raggiunto la vittima al collo e al torace

Morto durante il trasporto in ospedale

L'omicidio è stato compiuto in una zona di campagna. Oppedisano è stato soccorso da qualcuno che si trovava nei paraggi e ha sentito gli spari, ma è morto durante il trasporto verso l'ospedale di Polistena. Le modalità dell'agguato fanno pensare ad un omicidio di 'ndrangheta ma al momento gli investigatori non si sbilanciano anche perché, oltre a essere incensurato, la vittima non risulterebbe avere avuto parentele o frequentazioni con ambienti della criminalità organizzata. Per cercare di capire se Oppedisano potesse essere entrato in contrasto con qualcuno e ricostruire le sue ultime ore di vita, i carabinieri ed il procuratore aggiunto della Repubblica di Palmi Santo Melidona stanno sentendo il padre ed i fratelli della vittima.

Non è stato un incidente sul lavoro, ma un omicidio, a causare la morte di un operaio edile originario di Napoli, il 15 dicembre scorso a Torino. Lo hanno scoperto i carabinieri della compagnia Oltredora che hanno fermato un trentenne, collega della vittima. L'operaio era caduto in un cantiere di ristrutturazione in corso Ferrara, alla periferia nord del capoluogo piemontese, morendo dopo una notte di agonia in ospedale. Ma le testimonianze raccolte dai carabinieri hanno fatto emergere numerosi dubbi, facendo convergere i sospetti su un collega. La vittima sarebbe stata spinta giù da una rampa di scale riportando lesioni mortali.
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