In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Pisa, dice ai genitori di essere gay e viene cacciato di casa: prof si offre di ospitarlo

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Il ragazzo si è rivolto allo sportello di ascolto di Pontedera ed è stato ospitato da un docente della sua scuola fino a giugno per consentirgli di affrontare serenamente la maturità

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

“Figli omosessuali non ne vogliamo”. Sono le parole che si è sentito dire un diciottenne di Pontedera quando ha trovato il coraggio di fare coming out e di dire ai suoi genitori di essere gay. Il giovane quando ha confessato la sua identità sessuale si è visto sbattere la porta in faccia da mamma e papà. Dal momento della confessione tra il ragazzo e i genitori e la sorella sono nate incomprensioni così profonde, tali da obbligare l’adolescente a lasciare la sua casa a Pontedera dove viveva insieme a loro. Rimasto senza un tetto e senza soldi per vivere, come raccontato sul quotidiano La Repubblica, ha vagato alla ricerca di un rifugio temporaneo, appoggiandosi a conoscenti e amici, in una continua precarietà economica e psicologica.

L'aiuto del professore

Il 18enne si è rivolto, dopo aver vissuto per un periodo fuori dalla toscana, allo sportello chiedendo aiuto e la sua storia ha trovato un parziale lieto fine. Il giovane, assistito da uno psicologo del team di Voice, ha trovato ospitalità presso casa di un insegnante che si è offerto di condividere con lui il tetto fino a giugno per consentirgli di affrontare serenamente la maturità. Per il suo caso sono stati attivati i servizi sociali in sinergia con la scuola che fortunatamente è intervenuta per permettergli di continuare a studiare.

L'episodio risale a febbraio

Il tutto è accaduto lo scorso febbraio quando lo sportello in provincia di Pisa è riuscito ad aiutarlo e a fornirgli una soluzione fino alla fine dell'anno scolastico. L'insegnante che ha deciso di prendere con sé lo studente, non ci ha pensato su due volte: dopo aver appreso la sua storia, si è offerto spontaneamente di ospitarlo per permettergli di continuare a studiare.

vedi anche

Torino, costringono figlio gay a "essere maschio": genitori condannati