Stupro a Torino, 13enne incinta del padre. Indagata anche la madre che non ha denunciato

Cronaca
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La vicenda, raccontata sulle pagine del "Corriere della Sera", arriva dal capoluogo piemontese dove una ragazzina la scorsa estate si presenta presso l'ospedale Sant'Anna perchè incinta. Il motivo è legato alle violenze a cui la giovane viene sottoposta per mano del padre, ora in carcere. Indagata anche la madre che secondo gli inquirenti non avrebbe denunciato i fatti, pur essendone consapevole

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Una ragazzina di 13 anni si era presentata la scorsa estate, accompagnata dalla mamma, presso l’ospedale Sant’Anna di Torino perché incinta. Poi si è scoperto che il motivo era stato le stupro del padre, un filippino di 45 anni, ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della figlia e maltrattamenti verso la moglie e gli altri figli minori. Ma non solo, perché anche la madre della ragazzina risulta indagata per concorso in violenza sessuale. Stando a quanto stabilito dalla Procura del capoluogo piemontese, che ha concluso le indagini, la donna era a conoscenza di quanto accadeva e non avrebbe denunciato. Lo riporta il “Corriere della Sera”.

La vicenda

La giovane si era presentata a luglio 2023 presso l’ospedale torinese, consapevole di essere ormai prossima al parto. I medici che la prendono in cura fanno domande anche per conoscere i fatti e sapere chi fosse il padre. Le risposte della 13enne sono poco convincenti, ma la verità emerge dopo un’altra violenza. Proprio durante il ricovero, il padre raggiunge la ragazzina al Sant’Anna e, incurante del fatto che la figlia fosse incinta, la costringe ad un rapporto sessuale. Le telecamere di sorveglianza riprendono tutto e per l’uomo scattano le manette. L’esame del Dna sul feto, poi, confermano la paternità del bimbo, nato poco dopo e poi dato in adozione.

Le indagini

Gli inquirenti, quindi, avviano una serie di indagini per ricostruire i fatti ed emerge come gli abusi fossero cominciati a fine 2022 e che il padre della ragazza usava violenza sulla figlia tra le mura domestiche. E pare che nessuno potesse opporsi a quell’uomo violento, solito usare la forza fisica anche verso gli altri componenti della famiglia. Secondo il pm che ha curato l’indagine, all’interno di questo clima, la madre della 13enne era consapevole e per questo è stata indagata.

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