Violenza di genere, all'università Bicocca di Milano nasce uno sportello di supporto

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È il nuovo progetto dell'ateneo lombardo, che punta a creare "un luogo sicuro e protetto" in cui raccontare le proprie esperienze negative. La Bicocca ha già al suo interno la figura della Consigliera di Fiducia, che "fa servizio di sportello e ascolta episodi di discriminazioni e mobbing"

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“Abbiamo deciso di investire per contrastare la violenza di genere anche con uno sportello anti violenza”. È l’annuncio della rettrice dell’Università Bicocca di Milano e presidente di Crui, la Conferenza dei rettori, Giovanna Iannantuoni. La rettrice ha parlato del nuovo progetto durante un convegno sul tema organizzato dall’ateneo: “Mi sembrava opportuno fare questo tipo di servizio, nei casi in cui una persona abbia subito violenza potrà rivolgersi allo sportello dove ci saranno persone competenti”, ha affermato. “Non si dovrà trattare per forza di violenze avvenute in ateneo ma anche fuori di qua, l'obiettivo è avere un luogo sicuro e protetto in cui raccontare cosa è successo”. 

Le altre iniziative della Bicocca

Lo sportello, che sarà attivato in primavera, si aggiunge alle altre iniziative già introdotte dall’università. “Noi in Bicocca siamo tra i pochi atenei ad avere la figura della Consigliera o del Consigliere di Fiducia. Si tratta di un avvocato che è arbitro terzo, che fa servizio di sportello ascoltando episodi di discriminazioni e mobbing”, ha spiegato Iannantuoni. “Io spingerò perché questa figura ci sia in tutti gli atenei, per garantire un supporto a tutta la comunità universitaria. Non solo agli studenti, ma anche al personale tecnico amministrativo, a docenti e ricercatori”.

La Bicocca ha in programma, inoltre, la promozione di un bando che avrà il fine di premiare le tesi di laurea incentrate sul tema della violenza di genere. Il premio sarà dedicato a Sofia Castelli, studentessa dell’ateneo uccisa a coltellate dall’ex fidanzato. 

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