Dossier Perugia, Melillo e Cantone saranno ascoltati in Antimafia il 6 e il 7 marzo

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I magistrati avevano chiesto un'audizione in merito all'inchiesta che punta a scoprire se le informazioni ottenute tramite accessi abusivi alle banche dati sono state utilizzate o destinate a terzi. Anche il ministro Urso valuterà la possibilità di essere ascoltato dalla Commissione

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Le audizioni del procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo e del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sono previste, rispettivamente, per mercoledì 6 marzo alle ore 16.30 e per giovedì 7 marzo alle ore 10. I due magistrati avevano chiesto di essere ascoltati dalla Commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, in merito all’inchiesta di Perugia relativa ai presunti dossier realizzati su numerosi personaggi pubblici mentre il finanziere Pasquale Striano era in servizio alla Procura nazionale antimafia. 

Anche Urso potrebbe chiedere un’audizione

“Ho visto che due magistrati, Melillo e Cantone, hanno chiesto di essere auditi da parte del Csm, della Commissione Antimafia e anche, non a caso, dal Copasir. Dopo le loro audizioni, deciderò se farlo anch'io”, ha affermato Adolfo Urso, tra i personaggi su cui sono state ottenute informazioni tramite gli accessi abusivi alle banche dati in uso alla Procura nazionale antimafia. Fonti vicine al ministro Urso avevano descritto la vicenda come “inquietante”. 

Dettaglio delle mani di una persona che lavora al computer in un'immagine diffusa dall'Hacking Team il 9 luglio 2015. ANSA

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“Come Lega faremo chiarezza”

“Come Lega andremo fino in fondo e faremo chiarezza per sapere chi ha dato ordine di spiare centinaia di persone illegalmente”, ha dichiarato Matteo Salvini. “Neanche in Unione Sovietica si lavorava giorno e notte per spiare, sputtanare, scannerizzare. Mi rifiuto di pensare che fosse un ufficiale infedele della Finanza, un magistrato infedele o qualche giornalista infedele”, ha continuato il ministro. “Qui c'è evidentemente un sistema che aveva nella Lega, nell'impresa e nel centrodestra, un avversario da abbattere. Vogliamo sapere chi c'era dietro. Denunceremo a tutti i livelli e chiediamo gli interventi di condanna e chiarezza, anche ai massimi livelli istituzionali”. 

Enrico Costa, deputato di Azione, ha, invece, così commentato la vicenda su X: "Nessuno ai vertici della Procura Antimafia si rendeva conto di questo enorme numero di accessi alla banca dati? Oppure mancava ogni controllo? Chi può rispondere e’ un signore eletto alla Camera che dal suo scranno non perde occasione per chiedere conto e fare la morale a tutti".

 

"Opportuno De Raho di astenga da lavori"

 

“Sul dossieraggio illegale la Commissione Antimafia svolgerà le audizioni dei procuratori Melillo e Cantone e acquisirà tutti gli atti, esaminandoli con la dovuta serenità. Per questo, senza imbarazzo e lungi dall’esprimere giudizi, riteniamo sia opportuno che il vicepresidente Cafiero De Raho si astenga dal partecipare alle sedute che riguardano l’inchiesta perché all’epoca dei fatti era il Procuratore nazionale antimafia. E’ quanto ho fatto presente, assieme ad altri colleghi, nella seduta dell’ufficio di presidenza della Commissione Antimafia di oggi”. Lo sottolinea vicepresidente della Commissione Antimafia, Mauro D’Attis.-

Una ricostruzione di un hacker con il suo computer che tenta di entrare in un sito. Torino 20 luglio 2021 ANSA/TINO ROMANO

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