Mafia barese: 130 indagati, ingerenza nelle elezioni comunali del 2019

Cronaca

Due ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari sono state eseguite oggi all'alba da oltre mille, tra donne e uomini della Polizia di Stato, a Bari e nell'area metropolitana limitrofa del capoluogo pugliese. Tra le accuse, anche quella di ingerenza elettorale politico-mafiosa, in particolare di consorterie criminali di stampo mafioso, nelle consultazioni amministrative per le elezioni comunali del maggio 2019

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Ingerenza elettorale politico-mafiosa, in particolare di consorterie criminali di stampo mafioso, nelle consultazioni amministrative per le elezioni comunali di Bari dello scorso 26 maggio 2019. Ma anche estorsioni, porto e detenzioni di armi da sparo, illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti e frode in competizioni sportive, reati aggravati dal metodo mafioso. Queste alcune delle accuse contenute in due ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, nei confronti di 130 soggetti, eseguite oggi all'alba da oltre mille, tra donne e uomini della Polizia di Stato, a Bari e nell'area metropolitana limitrofa del capoluogo pugliese.

Ingenti sequestri di natura patrimoniale

Le due ordinanze sono state emesse dalla sezione gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Dda, a cui hanno fatto anche seguito ingenti sequestri di natura patrimoniale.

I nomi interessati

Intanto emergono alcuni dettagli legati all'operazione. Tra i destinatari delle misure cautelari risultano nomi noti della criminalità e della politica barese. Tra questi, il carcere è stato disposto per Tommaso Parisi, cantante neomelodico e figlio del boss Savino del quartiere Japigia, già condannato in primo grado a otto anni per associazione mafiosa, e per l'ex consigliere regionale e avvocato Giacomo Olivieri. Domiciliari disposti per la moglie di Olivieri, la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso, eletta con la lista "Di Rella sindaco" (centrodestra) e poi passata alla maggioranza che sostiene il sindaco Antonio Decaro. 

Colosimo: "Bene il blitz contro scambio politico-mafioso, risposta dello Stato"

“L’operazione di questa mattina in provincia di Bari, effettuata dallo Sco e dalle diverse direzioni della Polizia di Stato, che ha portato all’esecuzione di svariate misurare cautelari per associazione mafiosa e scambio elettorale politico- mafioso, dimostra quanto sia ancora determinante e pervasivo il ruolo della malavita organizzata all’interno della cosa pubblica”. Lo ha riferito il presidente della Commissione antimafia, Chiara Colosimo, in un post su X. “Un ringraziamento particolare va alla Dda di Bari e alla Polizia di Stato per questa brillante operazione, che rappresenta la risposta più forte ed efficace che lo Stato possa dare al fenomeno mafioso”, ha scritto ancora. 

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