Autovelox vietati sotto i 50 km/h sulle strade urbane? Il governo studia la stretta
I rilevatori di velocità, ha spiegato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, “dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione”. Secondo le anticipazioni de Il Sole 24 Ore, il nuovo Codice della Strada dovrebbe essere pronto da qui a un mese
- Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture continua a studiare una nuova stretta sugli autovelox. O meglio, contro il “dispositivo selvaggio” dei rilevatori di velocità, come ha spiegato ai microfoni del Gr1 il titolare del dicastero e vicepremier Matteo Salvini: “Dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione”. Il nuovo Codice della Strada dovrebbe essere pronto da qui a un mese
- Secondo le anticipazioni de Il Sole 24 Ore si starebbe pensando a un divieto di installazione dove sono già in vigore limiti di velocità giudicati abbastanza severi, come potrebbe essere la soglia massima dei 50 dei km/h sulle strade urbane
- Sulle altre arterie stradali varrebbero regole diverse. Sempre il quotidiano economico scrive che, nei tratti extraurbani, le modifiche al Codice della Strada consentono la presenza degli autovelox solo quando il limite di velocità non sia inferiore di oltre 20 km/h a quello già previsto per quel tipo di strada
- E quindi: sulle strade extraurbane principali, dove vige il limite dei 110 km/h, gli autovelox sarebbero ammessi solamente se il limite è fissato ad almeno 90 km/h
- Tra le anticipazioni de Il Sole si legge poi che, sempre nell’ottica di bloccare il proliferare degli autovelox, il ministero di Porta Pia avrebbe pensato anche a una distanza minima da rispettare tra i vari rilevatori di velocità. Si parla di una distanza “progressiva per tipo di strada”
- E ancora, gli autovelox a bordo dei mezzi delle forze dell’ordine dovranno essere “riconoscibili” e il loro utilizzo su auto in movimento potrà essere possibile “senza contestazione immediata” solamente quando non ci sono le condizioni per dispositivi fissi o mobili in altre postazioni
- Più in generale, gli autovelox dovranno essere collocati e utilizzati solamente in riferimento al criterio della tutela della sicurezza della circolazione
- I tratti stradali dove sarà possibile collocarli dovranno essere individuati direttamente dai prefetti e in ogni caso tra il segnale di presenza del dispositivo e l’autovelox stesso – fuori dai centri abitati – deve intercorrere almeno un chilometro
- Le novità arrivano dopo un’altra anticipazione de Il Sole 24 Ore, che negli scorsi giorni – sulla base dei dati degli incassi del sistema telematico del Ministero dell’Economia – ha evidenziato come nel 2023 gli incassi per le multe sono cresciuti del 6,4% sul 2022, per un totale di 1,535 milioni di euro
- La geografia delle multe vede in testa il Centro Nord, più efficiente nel riscuotere: nel complesso 'pesa' per l'84,3% del totale pagato. Il tasso di riscossione - ad esempio - è al 63,7% a Bologna. Lo stesso indicatore crolla invece al 14% di Napoli e al 12,2% di Palermo