In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Essere un'astrofisica: Arianna Renzini porta le Stem in classe

Cronaca

Emanuela Ambrosino

Parlare di Stem già nei primi anni di scuola, per sensibilizzare bambini e bambine. L'occasione è  la giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza 

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Arianna Renzini è una studiosa di astrofisica, nata a Bologna 32 anni fa.  Ha vinto il Premio L’Oréal- Unesco “Per le donne e la scienza” con il programma “Svelando il fondo di onde gravitazionali”, ha studiato un nuovo modo di misurare e caratterizzare i buchi neri binari. Dopo Londra e Los Angeles, per il suo studio sulle onde gravitazionali, ha ricevuto richieste da tutto il mondo ma ha deciso di rientrare in Italia, a Milano, dove prosegue la sua ricerca alla Bicocca.

In occasione della giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza ha incontrato gli alunni della scuola primaria Porta Agnesi di Milano.

L’incontro di Arianna Renzini con i bambini e le bambine

Quando Arianna Renzini arriva nel cortile della scuola milanese intitolata a Gaetana Agnesi, grande matematica della città, non sa che si troverà davanti a una platea di bambini di 8, 9 e 10 anni che già dai primi anni di scuola sentono parlare e parlano di inclusività e parità di genere.

Buchi neri, stelle e galassie. Arianna Renzini non ha dubbi: “Per la formazione di questi bambini e bambine sarà sicuramente importante che il primo incontro con una materia altamente tecnico scientifica grazie a una ricercatrice donna. Questo farà la differenza”.

Gender gap, pari opportunità, donne e discipline Stem. “Sono una donna in un ambito popolato quasi interamente da uomini, spesso ho sentito di dovere dare il doppio rispetto a un collega uomo”. E così le domande delle bambine si concentrano su queste tematiche.

Francesca di quinta B le chiede come si sente quando ai convegni è l’unica donna. Una compagna ribatte subito: “Hai incontrato ostacoli durante il tuo percorso in quanto donna?”

Dalla terza C una domanda personale: “Come ha reagito la tua famiglia quando hai detto loro che volvei studiare fisica e poi fare astrofisica?”

“Mi hanno capita essendo entrambi astrofisici -  risponde la Renzini -  e hanno approvato la mia scelta. Quello che è stato davvero difficile è stato rimanere tanti anni lontani a causa delle mie specializzazioni all’estero”.

La dirigente scolastica Rosalia Di Nardo ha sottolineato come il divario tra uomini e donne nelle discipline scientifiche sia ancora ingente: “Meno del 30 per cento delle donne in tutto il mondo riesce ad affermarsi in ambito scientifico. L’Italia è maglia nera e questo gap nasce già nei primi anni di scuola. E’ qui e ora che bisogna intervenire. L’incontro dei bambini con Arianna Renzini è stato molto importante. Non lo dimenticheranno.”