
Prima vittoria del movimento: la presidente della Commissione Ue von der Leyen annuncia il ritiro della direttiva sui pesticidi, tra i punti più criticati dai produttori. Intanto la mobilitazione si sta allargando in tutta Italia. Diversi mezzi puntano sulla capitale: da giovedì convergeranno lì migliaia di trattori. La protesta potrebbe arrivare anche sul palco del Festival dopo l’apertura di Amadeus. La Rai frena. Meloni da Tokyo assicura che il governo ha fatto il massimo. Manifestazione anche a Strasburgo
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Continua la protesta degli agricoltori, a bordo dei trattori. Il movimento incassa una prima vittoria: la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato il ritiro della direttiva sui pesticidi, tra i punti più criticati dai produttori. "Gli agricoltori vanno ascoltati, servono incentivi con sussidi", ha aggiunto. E mentre in aula era in corso il dibattito, un centinaio di trattori ha bloccato l'ingresso dell'Eurocamera a Strasburgo. Intanto, la mobilitazione si sta allargando a tutta Italia, anche se le iniziative sono al momento in ordine sparso e i movimenti divisi. Uno dei leader della protesta, Danilo Calvani, ha annunciato che a partire da giovedì convergeranno a Roma 2mila trattori. Riscatto agricolo, invece, vuole "fare un corteo coi trattori venerdì” nella capitale. Gli agricoltori chiedono una risposta del governo: Giorgia Meloni, da Tokyo, ha assicurato che è stato fatto il massimo, peraltro rimodulando i fondi del Pnrr per il comparto agricolo da 5 a 8 miliardi. E la protesta potrebbe arrivare anche sul palco del Festival di Sanremo, dopo l’apertura di Amadeus e Fiorello in conferenza stampa. Ma la Rai frena. Mobilitazioni anche nel resto d’Europa.
Gli approfondimenti:
- Protesta degli agricoltori, ecco chi guida le mobilitazioni
- Perché protestano in tutta Europa? I motivi
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Delegazione Fi scrive all'Ue: non ignorate proteste agricoltori
"In quanto co-legislatori, non possiamo ignorare come il malcontento del settore agricolo abbia un impatto sull'idea di Europa e rischi di avere un riscontro fortemente negativo in occasione delle elezioni europee di giugno 2024". Lo scrivono gli eurodeputati di Forza Italia all'Eurocamera in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, al presidente del Consiglio Ue Charles Michel, ed alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Vi chiediamo di porre la massima attenzione affinché ogni singola strategia del Green Deal, assunta o in via di definizione, tenga conto del complessivo e delicato scenario socioeconomico su cui essa avrà un impatto, considerando che la sostenibilità ambientale rimane la priorità di tutti, e non solo di alcuni, ma tenendo presente anche la sostenibilità sociale, economica e produttiva".
Lollobrigida: "Incontro chi manifesta in buona fede"
In merito alle proteste dei trattori di questi giorni e se intende incontrare i manifestanti, il ministro Lollobrigida ha detto: "Io sto incontrando anche chi manifesta, quelli che sono in buona fede, non tutti lo sono ma lo sa anche gran parte dii chi manifesta. Chi propone cose costruttive lo ascoltiamo volentieri e cerchiamo di correggere eventuali errori. Oggi ci è stato chiesto di contestare la politica europea. Già lo facciamo da 16 mesi con risultati che stanno rendendosi visibili" con l'obiettivo "di rimettere al centro l'agricoltura". "Questo governo - ha aggiunto - lo ha fatto più di ogni altro governo negli ultimi 20 anni almeno. Abbiamo aumentato gli stanziamenti su tutte le partite rilevanti che possono dare una mano agli agricoltori. I fondi non sono infiniti. Quando la presidente Meloni dice che è stato fatto il massimo è rispetto alle energie economiche che abbiamo in un bilancio dello Stato che purtroppo ci hanno lasciato in gravi condizioni". "Il governo si batte in Europa esattamente per le stesse battaglie che gli agricoltori stanno sostenendo", ha detto concluso.
Irpef agricola, Lollobrigida: "Intervenire sui deboli"
"Noi dobbiamo ragionare con le risorse che abbiamo. Darò sempre parere favorevole a quello che porta risorse in più agli agricoltori ma se devo scegliere se intervenire sui deboli o intervenire poco su tutti, preferisco intervenire molto su chi non ce la fa piuttosto che dare un ulteriore sostegno a chi invece sta nella condizione che non merita privilegi", ha detto il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, a Tg2 Post rispondendo a una domanda sull'esenzione dell'Irpef agricola, cancellata con la Manovra, e sugli emendamenti per ripristinarla.
Proteste agricoltori, trattori per le strade in tutta la Spagna
Dalla provincia di Siviglia a quella di Valladolid, dalla Catalogna alle zone di Valencia e Murcia: l'ondata di protesta del settore agrario si è estesa nella giornata di oggi per tutta la Spagna, con presidi e marce lente di trattori susseguitesi in diverse città e aree rurali. Sin dalle prime ore del mattino, uno degli effetti immediati più evidenti è stato il moltiplicarsi di disagi per il traffico su gomma, con blocchi della circolazione su autostrade, statali e strade provinciali ripetutisi in lungo e in largo nel Paese. In alcuni casi, come a Malaga o Saragozza, gli agricoltori in protesta hanno puntato a ostacolare pacificamente l'accesso a punti nevralgici per la distribuzione di prodotti. In altri, ad esempio a Pamplona o Santander, i manifestanti hanno preferito proseguire la marcia con i loro mezzi agricoli fino al centro città. Intervistati dai media locali, diversi dei partecipanti alle proteste hanno indicato come motivo del loro malcontento, in particolare, costi di produzione insostenibili, eccessiva burocrazia e normative considerate troppo rigide. Si tratta di rivendicazioni in linea con quelle espresse dalle principali organizzazioni agrarie spagnole, che pur hanno sottolineato come gli atti di protesta andati in scena oggi siano estranei a quelli da loro messi in programma per i prossimi giorni. Sul fronte politico, mentre il governo di centrosinistra si è detto "a fianco" del settore, i partiti dell'opposizione hanno chiesto più sensibilità alle rivendicazioni degli agricoltori. Un appoggio espresso alle proteste è stato espresso dal leader di Vox Santiago Abascal, che su X ha sottolineato come il suo partito sia stato "l'unico" a "votare sempre 'no' al Green Deal e all'Agenda 2030" sia a livello nazionale sia in Europa.
Al via le proteste degli agricoltori in Bulgaria
In Bulgaria è iniziata oggi la protesta nazionale dei produttori di cereali e di altri comparti agricoli dopo il fallimento delle trattative con il governo svoltesi nei giorni scorsi per compensare le perdite dell'anno scorso, soprattutto a causa delle importazioni agevolate di prodotti ucraini. Migliaia di trattori hanno bloccato oggi per due ore oltre 80 snodi stradali nell'intero Paese provocando caos nel traffico. "Se non ci sarà una reazione positiva, dalla prossima settimana le strade saranno bloccate in modo permanente e i trattori arriveranno nella capitale Sofia", ha detto il rappresentante della Camera agraria bulgara (Bak) Kostadin Kostadinov citato dalla Radio nazionale Bnr. Domani i blocchi saranno di tre ore e la loro durata aumenterà di un'ora ogni giorno. Secondo i produttori agricoli bulgari, la metodologia di sostegno presentata dal governo mancherebbe di competenze economiche e chiedono una revisione della proposta per la distribuzione degli aiuti per evitare fallimenti di massa nell'agricoltura bulgara, nonché chiare garanzie per modifiche legislative volte a garantire la sostenibilità del settore. Il premier Nikolay Denkov ha reagito oggi alle proteste invitando i manifestanti a nuovi colloqui. "Siamo pronti a presentare nuove proposte, sperando di proseguire il dialogo", ha detto Denkov.
Grecia, agricoltori annunciano nuove proteste contro governo
Gli agricoltori greci rimangono sul piede di guerra e hanno annunciato che intensificheranno le loro proteste a partire da domani bloccando le autostrade del Paese. Gli organizzatori delle proteste, inoltre, stanno progettando una manifestazione nella capitale Atene, la settimana prossima, dove dovrebbero convergere con i loro trattori. Lo riporta Kathimerini. In un raduno che si è tenuto oggi a Larissa, nella regione della Tessaglia devastata dalle alluvioni lo scorso settembre, i sindacati degli agricoltori hanno chiesto a gran voce una riduzione dei costi di produzione, in particolare dell'elettricità e del carburante, ma anche sussidi per le attrezzature e la rinegoziazione del patto agricolo europeo. Lo riporta l'agenzia Ana-mpa. Già la scorsa settimana, centinaia di agricoltori si sono riuniti con 300 trattori fuori dalla Fiera agricola di Salonicco per chiedere maggiore sostegno da parte del governo greco. Il ministro dell'Agricoltura Lefteris Avgenakis ha dichiarato oggi in commissione parlamentare che "Il governo è aperto al dialogo con gli agricoltori", ma il portavoce del governo Pavlos Marinakis ha avvertito, ieri, che le risorse del governo "non sono illimitate".
Trattori da tutto il Basso Molise in protesta a Termoli
Sono arrivati da Acquaviva Collecroce, Petacciato, San Martino in Pensilis, Mafalda e altri paesi del Basso Molise a Termoli per "salvare i prodotti made in Italy" noti nel mondo per la loro qualità. Gli agricoltori con i trattori hanno fatto il loro ingresso nel primo pomeriggio di oggi in Piazza Donatori di Sangue con striscioni affissi ai mezzi agricoli: "politici incolti ci fate perdere i raccolti", "difendiamo in made in Italy". Su alcuni anche un manifesto funebre: "Negli ultimi anni si è spenta tristemente la nostra cara agricoltura. Ne danno il lieto annuncio: la comunità europea, il Governo italiano e tutte le associazioni di categoria". "Questo sciopero deve continuare per far andare avanti l'agricoltura - dichiara Antonio Potalivo, coltivatore di Petacciato - Adesso dobbiamo combattere. Non è solo una lotta nostra ma è anche della pesca e del popolo. Quando non ci saranno più i prodotti italiani a tavola non sappiamo cosa ci mangeremo con quelli delle multinazionali. Il problema è andare avanti per difendere il nostro lavoro e il futuro di questo settore. In Emilia Romagna è stato proposto oltre mille euro ad ettaro per non coltivare. Si va verso la distruzione totale dell'agricoltura. Manifestando diamo luogo a disagi nella legalità ma dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi altrimenti sarà tutto perso".
Schlein: "Pretendere piani europei e un bilancio comune con molte più risorse"
Dal governo, dice la segretaria Pd Elly Schlein, "continuano a dire che la protesta è contro altri e contro l'Europa e non è contro di loro. Ma come al solito non si assumono le loro responsabilità. Questa è una destra che mentre fa propaganda per negare l'emergenza climatica lascia da soli gli agricoltori esposti ai danni della stessa emergenza climatica". "Per noi la strada deve essere invece quella di pretendere piani europei e un bilancio comune con molte più risorse per sostenere gli agricoltori nelle trasformazioni che sono necessarie, perché altrimenti il rischio, che si sta già concretizzando, è che saranno travolti da quello che sta accadendo perché quando colpiscono le alluvioni, abbiamo visto in Emilia Romagna degli alberi da frutto che crescono in cinque, sei anni essere letteralmente spazzati via. Quello è un danno molto concreto e serve grande supporto non solo da parte europea ma anche da parte del Governo che invece cerca di intestarsi una protesta che anche contro lo stesso Governo", ha aggiunto.
Schlein: "Governo fermo, il 16/2 incontriamo agricoltori"
"Siccome il Governo non lo fa, posso dirvi che Partito democratico sta organizzando un momento di confronto con il mondo agricolo organizzato degli agricoltori e sarà il 16 febbraio". Lo ha annunciato la segretaria del Pd Elly Schelin in un punto stampa a Strasburgo. "Mi fa ridere vedere Giorgia Meloni rivendicare la scelta di ritirare una proposta (quella sui pesticidi, ndr) che, forse lei non lo sapeva, è stata già bocciata da quest'Aula. È il suo stesso governo che ha sostenuto la Pac contro cui si muove questa protesta e non ha prorogato l'esenzione Irpref", ha attaccato Schlein.
Agricoltori in piazza giovedì a Foggia: "Corteo senza trattori"
Una manifestazione di agricoltori, che sfileranno in corteo senza i trattori, si terrà giovedì mattina a Foggia. Lo comunica Edoardo Antonetti che fa parte di uno dei gruppi in presidio da giorni anche nella provincia. "Abbiamo pensato ed organizzato una manifestazione che coinvolga anche i commercianti - spiega Antonetti - e la cittadinanza tutta per far capire le reali ragioni della nostra protesta che non sono relegate soltanto ad una mera questione economica, ma coinvolgono aspetti relativi ai cambiamenti climatici e all'aumento dei costi delle materie prime. L'obiettivo è quello di informare la popolazione sul perché si è arrivati a questo, tenendo presente che molti dei nostri problemi sono risolvibili a livello nazionale e soprattutto non con lo stanziamento di ulteriori fondi". La manifestazione inizierà dalla centralissima piazza Cavour per attraversare il centro cittadino e terminare in piazza Giordano. "Con noi ci saranno anche i pescatori da Manfredonia che esporranno le difficoltà che anche il loro settore vive da tempo ormai", conclude Antonetti.
Riscatto agricolo, venerdì corteo con 500 trattori sul Raccordo
"Venerdì vedrete un corteo con i trattori sul Raccordo di Roma". Lo ha detto Salvatore Fais, leader di Riscatto agricolo, al termine di un incontro in prefettura. "Da parte di prefettura e questura c'è molta collaborazione - ha aggiunto - Domani mattina abbiamo un nuovo incontro in questura per i dettagli, ma ci sono buone possibilità che vengano accolte le nostre richieste. Ci aspettiamo almeno 500 trattori sul Gra".
Sindaco Sanremo: "Bene Amadeus a dare attenzione ad agricoltori"
"Bene ha fatto Amadeus a dare la propria attenzione alle criticità che sta attraversando tutto il comparto agricolo", ha dichiarato il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, alla notizia che venerdì prossimo gli agricoltori marceranno sulla città per dare risalto alla protesta che sta coinvolgendo tutta Europa. "Aspettiamo di capire meglio - ha aggiunto il primo cittadino - in che modo una delegazione di rappresentanza possa portare a Sanremo le proprie istanze".
Protesta trattori, in duecento domani ad Avellino
Saranno almeno duecento i trattori degli agricoltori irpini che domani mattina, da varie aree territoriali della provincia, arriveranno ad Avellino per un nuovo presidio della sede della Regione Campania nel centro direzionale di Collina Liguorini. Una delegazione incontrerà Maria Passari, dirigente delle politiche agricole della regione. L'arrivo nel capoluogo irpino è previsto per le 10,30. Dalla Valle dell'Ufita, gli agricoltori percorreranno quasi cinquanta chilometri alla guida dei trattori attraverso la Statale 90 delle Puglie e la Statale Sette bis. Predisposti servizi di vigilanza da parte delle forze dell'Ordine per la nuova "invasione" che fa seguito alle già numerose manifestazioni che da alcune settimane vedono protagonisti agricoltori e imprese contro le politiche comunitarie e le non confermate agevolazioni fiscali e sui costi di produzione. L'ultima manifestazione è stata quella di domenica scorsa ad Avellino, dove gli agricoltori hanno ricevuto la solidarietà e il sostegno dei cittadini che hanno atteso il loro passaggio per le vie della città.
Protesta trattori, 260 in corteo-lumaca su Aurelia a Grosseto
Quattro ore di viaggio in trattore sull'Aurelia per coprire una dozzina chilometri, tra cartelli, clacson e bandiere italiane. Si è conclusa al centro commerciale Maremà di Grosseto la marcia di 260 trattori, che sono stati concentrati dagli agricoltori per realizzare una grande manifestazione di protesta. Sono arrivati in cortei-lumaca dal sud della Maremma, da Rispescia, e dal nord della città, con un primo raduno a Braccagni. Il rallentamento ha causato disagi al traffico in spostamento sul litorale tirrenico. La protesta si concluderà soltanto domani dopo oltre 24 ore di presidio per dire no ai dettami della Ue. In un grande spiazzo i trattori sono stati posteggiati mentre suonava l'inno di Mameli. "Siamo qui per difendere l'agricoltura e le aziende agricole da leggi che non permettono a chi vive dei frutti della terra di poter andare avanti in maniera dignitosa", ribadiscono anche oggi. "Ci hanno tolto la dignità - ha affermato Fabio Mecarozzi, uno degli organizzatori della manifestazione - Finché i politicanti non capiranno che le persone che sono qui non hanno più risorse per andare avanti, staremo qui a manifestare tutta la nostra rabbia. Il movimento è appena iniziato". A Grosseto il 30 gennaio una colonna di trattori era stata fermata e fatta tornare indietro dalle forze dell'ordine. Quella volta i mezzi occuparono la corsia sulla strada provinciale di ingresso a Grosseto, all'altezza del ponte, detto ancora Mussolini, sul fiume Ombrone.
Circa 200 trattori bloccano casello A14 nel Bolognese
Circa duecento trattori in presidio davanti al casello autostradale dell'A14 a Castel San Pietro Terme (Bologna) stanno bloccando lo svincolo. All'esterno del casello, i mezzi in protesta non fanno entrare in autostrada. Il presidio degli agricoltori, con bandiere tricolori e striscioni, si era dato appuntamento anche ieri sul tratto esterno al casello.
Sanremo, allevatrice: "Avviati contatti, dovremmo andare giovedì"
"È probabile che sia una degli agricoltori che andrà a parlare a Sanremo, per la cooperativa 'Riscatto Agricolo' di Bergamo. Vedremo quando ci inviterà Amadeus, ci sono già stati dei contatti, a Sanremo andremo con 20 trattori e sul palco andrà solo una nostra delegazione, di tre o quattro persone. Il giorno che si sta valutando è giovedì, penso che all'80% riusciremo ad andarci". Così l'allevatrice di Bergamo Alessandra Oldoni, tra gli esponenti della protesta dei trattori, che è intervenuta a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. Chi potrebbe salire sul palco con lei? "Ci saremo noi di Bergamo, Brescia e Melegnano, penso parleremo tutti. Cercheremo di prepararci ma la nostra natura e parlare a braccio", ha spiegato ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
La protesta dei trattori a Toledo, in Spagna

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La mucca “Ercolina 2” è partita verso Sanremo
La mucca “Ercolina 2” è partita stamattina dalle porte di Milano, dove gli agricoltori con i loro trattori stanno protestando da 8 giorni contro le politiche europee, alla volta di Sanremo. "La nostra volontà è che, alla vetrina che sarà il Festival della canzone italiana, arrivi anche il simbolo più simpatico della nostra protesta", ha detto Filippo Goglio, portavoce del presidio.
L’arcivescovo di Agrigento al presidio degli agricoltori
Anche l'arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano ha raggiunto il presidio permanente degli agricoltori in corso da ieri mattina sulla strada a scorrimento veloce Sciacca-Palermo, all'altezza del bivio di località Gulfa, in territorio di Santa Margherita di Belice. Damiano ha manifestato la propria solidarietà nei confronti dei produttori, che con i loro trattori continuano la manifestazione di protesta e che ora attendono l'autorizzazione della pubblica sicurezza per un prolungamento del presidio, almeno fino al 22 febbraio. "Non intendiamo fermarci, vogliamo risposte vere, non più promesse", ha detto Gaspare La Marca, responsabile del Movimento spontaneo dei produttori agricoli del Belice, che raggruppa almeno 500 imprenditori. I manifestanti hanno trascorso la notte sul luogo della protesta, raggiunti da sindaci e assessori dei comuni della valle.
Inscenato a Polistena “funerale” del comparto agricoltura
Un migliaio di persone, tra le quali molti studenti delle scuole cittadine, hanno partecipato a una manifestazione indetta dagli agricoltori davanti al cimitero di Polistena: è andata in scena “la tumulazione” simbolica del comparto agricolo. Presenti anche una decina di sindaci della Piana. I manifestanti sono giunti nei pressi dell'entrata del cimitero con una bara riempita con prodotti agricoli e un manifestato funebre. Ai ragazzi sono stati regalati arance e mandarini, simbolo della Piana di Rosarno. Davanti a quasi 100 trattori, i manifestanti hanno annunciato che continueranno la protesta. Per domani mattina è previsto l'arrivo alla rotonda di Rosarno, che è diventata la base logistica del movimento dei trattori, del presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto.
Agricoltori da Cagliari pronti a marciare su Roma
Pastori e agricoltori sardi sono pronti a marciare su Roma. Già domani una delegazione si ritroverà nella capitale per organizzare la grande manifestazione nazionale in programma nei prossimi giorni. Lo ha annunciato Roberto Congia, uno dei portavoce della protesta nell'isola, che va avanti con una ventina di trattori davanti al varco dogana del porto di Cagliari. Un centinaio di persone, che a turno restano in presidio per dare voce alla mobilitazione nazionale ed europea. Come negli scorsi giorni è prevista una piccola marcia in città, probabilmente oggi verso piazza Yenne, per cercare di coinvolgere la cittadinanza in questa protesta che nel capoluogo sardo è arrivata all'ottavo giorno e prosegue a oltranza.
I trattori alla riunione dei ministri Ue della coesione a Mons
Alcune decine di trattori, con le bandiere belga e francese, si sono radunati in mattinata davanti al Centro congressi della Vallonia a Mons, dove è in corso la riunione informale dei ministri Ue responsabili della Coesione. I veicoli, secondo quanto riportato dai media locali, hanno bloccato una rotatoria nelle vicinanze dell'edificio, già sorvegliata dalla polizia. La situazione è calma. Gli agricoltori dovrebbero essere ricevuti dal ministro-presidente vallone Elio Di Rupo. Diversi trattori hanno bloccato anche il passaggio dal Belgio verso i Paesi Bassi lungo la R4 nel comune di Zelzate, nelle Fiandre orientali. L'autostrada risulta chiusa in entrambe le direzioni.
Il presidio a Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
Il presidio degli agricoltori, attivato sabato scorso, continua anche a Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Qualche agricoltore ha dormito nei trattori, qualcun altro in auto. Da Alife a Parete, quasi tutto il mondo agricolo casertano è rappresentato. E se ieri gli agricoltori, posizionandosi di fronte a un grande supermercato di un noto marchio hanno gettato a terra frutta e verdura proprio per alzare l'attenzione sui bassi introiti che la grande distribuzione garantisce loro nell'acquisto dei prodotti agricoli della terra, nei prossimi giorni ci saranno altre forme di protesta che metteranno nel mirino l'indebitamento delle aziende: causa, dicono, profitti scarsi, non riescono a pagare rate dei mutui accesi presso gli istituti bancari o le imposte richieste dal fisco e spesso sono costrette a chiudere. Altro fronte su cui ci saranno proteste è quello delle politiche verdi dell'Europa. "Non siamo contro l'eolico o il fotovoltaico, ma questa trasformazione non si può fare solo sulle spalle degli agricoltori", ha detto il leader della protesta nel Casertano, Gianni Fabbris, presidente nazionale dell'associazione Altragricoltura. Oggi Fabbris è a Roma per incontri con i rappresentanti di altre realtà del mondo agricolo, con l'obiettivo di stabilire le modalità della manifestazione che dovrebbe tenersi a Roma il prossimo 15 febbraio. “È necessario raggiungere il massimo livello di unità per rafforzare le nostre legittime richieste", ha sottolineato Fabbris.
Meloni: "Vittoria in Ue sui pesticidi è anche italiana"
"È una vittoria anche italiana l'annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi. Fin dal suo insediamento, infatti, il governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo l'annuncio del ritiro del regolamento sui pesticidi da parte della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
La protesta dei trattori a Sofia, in Bulgaria

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Calvani: “Nessun rappresentante del Cra a Sanremo”
"Non parteciperemo al Festival di Sanremo. Abbiamo apprezzato l'invito di Amadeus ma prendiamo atto della posizione della Rai e quindi nessun rappresentante del Cra salirà sul palco". Lo ha detto Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori Cra, in merito alla partecipazione di un rappresentante al Festival.
Riscatto agricolo: bene sui pesticidi, ma trattori non andranno via da Roma
La proposta di Ursula von der Leyen di ritirare il regolamento sui pesticidi "senz'altro porta dei vantaggi, ma i trattori non andranno via da Roma". A dirlo è Andrea Papa, uno dei leader del Movimento Riscatto agricolo che da ieri ha creato un punto di raccolta dei mezzi su via Nomentana, nei pressi di Roma. "Chiediamo l'apertura di un tavolo permanente con il ministro Lollobrigida e senza i sindacati", aggiunge Papa. Poi specifica: "Noi non siamo del Cra e non ci riconosciamo nelle loro idee. Siamo un gruppo autonomo e senza politica alle spalle come loro".
Gli agricoltori piemontesi andranno a Sanremo
Andranno al Festival di Sanremo gli agricoltori dei comitati che da ieri sono in presidio a Rivoli, nel Torinese, in un terreno accanto all'interporto Sito e alla tangenziale. Sono circa trecento agricoltori e allevatori, provenienti anche da altre province, soprattutto dal Cuneese. La decisione è arrivata ieri sera, a quanto si apprende. "Siamo d'accordo tutti quanti, saremo al Festival e ci stiamo organizzando per raggiungere Sanremo", hanno detto alcune persone presenti al presidio. Gli agricoltori piemontesi si uniranno quindi ai colleghi del Nord Italia, che porteranno le ragioni della loro protesta al Festival.
Le proteste degli agricoltori causano due feriti in Olanda
Un incidente ha causato due feriti in Olanda: è avvenuto sull'autostrada A15, dove il fumo ha investito la strada dopo che un albero era stato incendiato dagli agricoltori. “Le proteste degli agricoltori possono creare situazioni di pericolo sulle strade olandesi e causare incidenti”, è l'avvertimento lanciato dalla polizia dei Paesi Bassi. Secondo i media locali le manifestazioni degli agricoltori continuano a prendere di mira i grandi assi stradali, in particolare l'A50 nei pressi di Apeldoorn, l'A32, l'A28 e la A1.
Lollobrigida: “Commissione Ue recepisce proposte dell'Italia”
"La Commissione Ue recepisce le proposte dell'Italia. Bisogna limitare ulteriormente gli agrofarmaci solo quando si è in grado di proteggere le produzioni con metodi alternativi. Abbiamo contrastato, dal primo giorno, un approccio ideologico sul tema che avrebbe avuto un effetto devastante sulle produzioni e limitatissimo sull'ambiente": è questo il commento del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida sulla questione pesticidi. "È evidente e logico che eliminare medicine indispensabili per le piante, lasciandole preda di insetti o fitopatie, contrae decisamente la produzione se non la cancella", ha detto. E ancora: "Se i consumi europei restano invariati, ci si deve approvvigionare, di conseguenza, da Paesi terzi che non rispettano alcuna delle regole che imponiamo ai nostri agricoltori. Anzi producono utilizzando maggiori quantità di pesticidi. In questo modo l'effetto su aria e acqua del pianeta è esattamente l'opposto di quello dichiarato. L'Italia ha proposto di lavorare, ed è stata avanguardia in questo, sulle Tea per garantire piante più forti e resistenti che possano fare a meno di agrofarmaci. Le politiche pragmatiche del nostro governo in Italia e in Europa stanno portando i primi frutti. Recuperare i disastri di anni di politiche irrispettose della produzione e del lavoro agricolo richiederà tempo. Ma la strada intrapresa è quella corretta".
Agricoltori in presidio fisso a Cerignola
Un presidio di circa 200 agricoltori e una sessantina di trattori è in corso da ieri sera a Cerignola, nel Foggiano, in via Manfredonia, zona alla periferia della città. "Saremo in presidio fisso e permanente – ha detto Pasquale Calvio, portavoce del movimento spontaneo di agricoltori - in attesa di risposte certe e precise da parte dell'Unione europea e del governo italiano. Trascorreremo qui giorno e notte e ci auguriamo che sempre più agricoltori, in una terra che vive di agricoltura, possano convogliare al presidio". Calvio ha spiegato che domani mattina si muoverà un lungo corteo di trattori che da via Manfredonia entrerà a Cerignola per poi immettersi lungo la statale 16 e percorrere diversi chilometri in direzione Foggia per poi fare rientro al presidio. “Sarà un corteo tranquillo anche perché noi vogliamo manifestare, e lo stiamo facendo, in maniera serena per far capire le nostre ragioni e non arrecare alcun disagio alla popolazione", ha sottolineato. "Questa sera è previsto un incontro a cui parteciperanno produttori ed agricoltori per stilare un programma con diversi punti all'ordine del giorno da presentare in prefettura e farlo arrivare sul tavolo del governo italiano", ha concluso.
Tre giorni di manifestazioni ad Aosta
Dal 7 al 9 febbraio ci sarà la mobilitazione nazionale di agricoltori, allevatori e cittadini contro le politiche comunitarie. Ad Aosta le manifestazioni previste sono: al mattino un corteo di auto e mezzi agricoli per la città, al pomeriggio un corteo a piedi nel centro storico che si concluderà sotto Palazzo regionale, dove si riunisce l'Assemblea valdostana. Il luogo di ritrovo sarà dalle 9.30 nei pressi della torre piezometrica, in via Lavoratori Vittime del Col du Mont. "Perché manifestiamo? Da diverse settimane, in tutta Europa, agricoltori e allevatori si stanno mobilitando contro le disastrose e criminali direttive dell'Unione Europea che mirano a colpire e a distruggere la nostra economia. Succede che l'Europa sta mettendo le mani sulla nostra terra. Le direttive europee prevedono l'esproprio dei terreni agricoli come, ad esempio, le risaie in Piemonte oppure i terreni dell'Emilia Romagna, in Puglia, in Sicilia e in Calabria, per trasformarli in distese di fotovoltaico oppure in cambio della non produttività, offrono contributi", si legge in una nota.
Riscatto agricolo: “Chiederemo di fare corteo coi trattori venerdì a Roma”
La manifestazione dei trattori a Roma potrebbe essere venerdì. "Nel pomeriggio abbiamo un incontro in Prefettura a Roma per trovare un accordo sulla manifestazione. Nel caso non venisse trovato manifesteremo comunque nelle modalità più opportune secondo Riscatto agricolo", ha detto Andrea Papa, uno dei leader del Movimento Riscatto agricolo che da ieri ha creato un punto di raccolta dei mezzi su via Nomentana. "Chiederemo di fare un corteo con i trattori venerdì", ha aggiunto.
Amadeus: “Ho aperto le porte, nessun cambio di idea”
Amadeus è tornato a parlare dell’eventuale presenza degli agricoltori al Festival. “Ho aperto le porte e non torno indietro. Se ci sarà qualcuno che avrà piacere di esserci, lo accolgo, non c'è nessun cambio di idea rispetto a ieri da parte mia", ha detto. Ha quindi ribadito la disponibilità a dare spazio alla protesta dei trattori a Sanremo, ma ha precisato: "Nessuno mi ha chiamato. Se ci sarà qualcuno che contatterà la Rai, farà sapere chi sono le persone o la persona che ha desiderio di essere presente, lo valuteremo assolutamente".
Disagi a Grosseto per corteo trattori: 9 km di coda su Aurelia
La protesta dei trattori esplode a Grosseto. A sud della città si sono formati 9 chilometri di coda sull'Aurelia, in direzione sud, all'altezza dello svincolo di Montiano, quando è stato temporaneamente fermato dalla polizia un corteo con 250 trattori proveniente da Rispescia. I mezzi provengono dai paesi agricoli della Maremma. Gli agricoltori vogliono raggiungere il centro commerciale Maremà per una manifestazione. Poi terranno sul posto un presidio di due giorni. Gli agricoltori dormiranno accampati poco lontano, in zona Spadino, alla periferia sud di Grosseto. In movimento anche un altro corteo di trattori partito da Braccagni, paese a nord di Grosseto: anche questi agricoltori raggiungeranno lo stesso centro commerciale.
Danilo Calvani: “A Roma contiamo di fare arrivare migliaia di mezzi”
Anche Danilo Calvani, leader di Cra/Agricoltori Traditi, è stato intervistato dal QN. "A Roma contiamo di fare arrivare migliaia di mezzi. Dopodiché grossomodo alla fine della prossima settimane faremo la grossa manifestazione nazionale. Mi auguro che, viste le dichiarazioni di apertura fatte da Meloni e Salvini, al governo vorranno incontrarci. Con la forza che abbiamo mostrato e con quella che vedranno nei prossimi giorni si renderanno conto che le nostre domande non possano essere ignorate. Ma se Meloni pensasse di fare qualche promessa a vuoto, meglio che non ci riceva. Ci servono fatti o le nostre aziende moriranno", ha detto. E ha aggiunto: “Al 99% uno dei nostri sarà invitato sul palco dell'Ariston. Amadeus è stato molto disponibile e lo ringraziamo. La presenza a Sanremo darà molta visibilità alla nostra battaglia”.
Salvatore Fais parla delle proteste in corso
A Roma "l'obiettivo è fare una grande manifestazione probabilmente venerdì, al massimo sabato. Concorderemo i dettagli con la Questura". Lo ha spiegato Salvatore Fais, cofondatore del Coordinamento Riscatto Agricolo, in un'intervista a QN dove parla della protesta in corso. Dal governo "segnali sono stati mandati, stiamo aspettando qualche chiamata. Per ora, niente. Ma credo che arriveranno, non possono ignorarci", ha aggiunto. Sul fronte di Sanremo e della possibilità di salire sul palco con la protesta conferma che "ci sono dei contatti in quella direzione, vediamo se ci vogliono". Fais prende le distanze dalle iniziative di Danilo Calvani, altro leader della protesta. "Siamo due gruppi diversi, abbiamo dialogato, ma restiamo autonomi perché a noi non interessano contatti con la politica. Ognuno per la sua strada”.
La situazione in Spagna
I cortei di trattori in Spagna hanno bloccato dalle 7,45 del mattino anche le principali arterie interurbane di accesso a Barcellona e Lerida, in Catalogna. E carovane di mezzi agricoli, alternative alla protesta convocata dalle principali sigle sindacali degli agricoltori - Uagr, Asaja e Upa - per il prossimo 13 febbraio, stanno collassando il traffico all'entrata di Logrono e altre località de la Rioja, al nord della penisola iberica. Tutte le proteste del settore agrario, dell'allevamento e degli autotrasportatori, muovono dalle critiche al nuovo sistema di Politica agricola comune (Pac) della Ue, che secondo le organizzazioni sindacati rende difficile l'accesso agli aiuti e implementa nuove esigenze che aumentano i costi del settore primario. I manifestanti reclamano misure per far fronte alla siccità, una revisione della legge della catena alimentare che vieti di vendere i prodotti in perdita e la fine della concorrenza sleale dei paesi extracomunitari, meno condizionati di quelli della Ue da norme di protezione ambientale.
Salvini: “Trattori stanno costringendo l'Europa a rimangiarsi follie”
"Evviva gli agricoltori, i cui trattori stanno costringendo l'Europa a rimangiarsi le follie imposte dalle multinazionali e dalle sinistre", ha commentato Matteo Salvini, dopo che in Europa è stata ritirata la proposta legislativa sui pesticidi.
Leader protesta trattori: sui pesticidi passo importante
"È un punto di apertura importante, è la prima proposta parzialmente positiva che sentiamo nell'ultimo periodo. Non condividiamo, però, l'idea di dare più soldi a chi lascia i terreni incolti". A dirlo è Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi Cra, in merito alla proposta di Ursula von der Leyen di ritirare il regolamento sui pesticidi. "È un primo punto a favore delle nostre proposte, siamo sulla strada giusta. Ma la nostra protesta va avanti. Noi vogliamo i fatti. Chiediamo l'annullamento di tutti i patti bilaterali con Paesi extra Ue che ci stanno uccidendo", ha aggiunto.
Scontro in aula a Strasburgo sulle proteste degli agricoltori
Scontro in aula a Strasburgo sulle proteste degli agricoltori. L'intervento a difesa delle proteste del leader dei popolari Manfred Weber ha scatenato le reazioni di Socialisti e Verdi. "Mentre noi chiedevamo di ascoltare gli agricoltori venivamo trattati come lobbisti e i nostri eurodeputati denigrati per aver ascoltato le loro istanze", ha detto il capogruppo del Ppe, durante il suo intervento sulle conclusioni dell'ultimo vertice europeo. "Gli agricoltori europei non sono persone che vogliono inquinare, non vogliono distruggere la natura, loro conoscono la natura meglio di chiunque altro. Non vogliono maltrattare gli animali, loro con gli animali lavorano tutti i giorni. Non sono dei lobbisti. Noi come Ppe li ringraziamo e saremo sempre al loro fianco", ha aggiunto Weber. Immediata la risposta in aula della leader dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez. "Weber non fa un grande favore al settore agricolo. Il fatto che lei cerca di sbandierare la sua difesa, non è accettabile strumentalizzare a fini elettorali la crisi e le sofferenze di un settore. È chiaro che i problemi ci sono ma le responsabilità sono comuni, o forse il Ppe ha votato contro la riforma della Pac?", ha attaccato Garcia Perez. "Noi Verdi da anni diciamo che la Pac come è stata concepita non è sostenibile per il pianeta e per gli agricoltori. Oggi è il momento di agire e non di fare lo scaricabarile", ha aggiunto da parte sua la capogruppo dei Verdi, Terry Reintke.
Bloccate diverse autostrade anche in Spagna
Come in diversi altri Paesi d'Europa, anche in Spagna prendono slancio le proteste degli agricoltori: dalle prime ore di stamattina sono in corso presidi e marce lente di trattori in diverse province del Paese, con disagi per il traffico che si stanno generalizzando in più strade e autostrade. I manifestanti hanno iniziato a bloccare gli accessi a diversi punti nevralgici per la rete di distribuzione di prodotti alimentari: tra questi, il porto di Malaga e un grande centro logistico a Saragozza. La Direzione generale del traffico ha reso noto che attualmente la circolazione è interrotta su alcune autostrade, tra queste la A-5, in uno dei punti di accesso a Madrid. Le proteste sono in corso anche in altre province, come quelle di Siviglia, Granada, Ciudad Real, Toledo, La Rioja e Valencia, così come in diversi punti della Catalogna. Le manifestazioni in corso non sono state convocate dalle principali organizzazioni agrarie del Paese, che pure hanno annunciato un calendario di mobilitazioni a partire dal prossimo giovedì: "Alcune di quelle di oggi sono state convocate attraverso gruppi di WhatsApp", ha spiegato su Tve Donaciano Dujo, vicepresidente dell'Associazione Agraria dei Giovani Agricoltori.
La protesta dei trattori a Strasburgo

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Gli agricoltori bloccano le autostrade nei Paesi Bassi
Le proteste degli agricoltori continuano anche in Europa. Nei Paesi Bassi centinaia di agricoltori hanno bloccato ieri le autostrade e hanno appiccato incendi lungo le principali vie di collegamento. "Ci sono stati degli incendi, sono stati sparati dei fuochi d'artificio e trattori circolano sull'autostrada", ha scritto su X la polizia della regione di Gelderland (centro), affermando che "sono state prese delle misure". Le immagini pubblicate sui social media mostrano mucchi di fieno e pneumatici in fiamme in vari luoghi del Paese. Non ci sono per il momento notizie di eventuali arresti. Gli agricoltori olandesi e belgi si sono uniti giovedì all'ondata di manifestazioni avviate dai loro colleghi francesi a gennaio, che da allora si sono diffuse in gran parte dell'Europa.
I trattori bloccano l’ingresso dell'Eurocamera a Strasburgo
Circa un centinaio di trattori hanno bloccato l'ingresso dell'Eurocamera a Strasburgo, mentre in aula era in corso il dibattito sulle conclusioni dell'ultimo vertice Ue alla presenza della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. La polizia è intervenuta alzando delle barriere mobili per contenere la protesta. Alcune centinaia di manifestanti sono ora radunate di fronte all'ingresso principale, bloccando la circolazione di auto e mezzi pubblici.
Agricoltori Autonomi Alessandria-Asti verso Sanremo
"Gli Agricoltori Autonomi di Alessandria e Asti invieranno un preavviso alla questura di Imperia, perché una delegazione ha intenzione di andare a Sanremo, la sera di venerdì 9 febbraio, durante il Festival". Lo ha fatto sapere il collettivo degli agricoltori con una breve nota, precisando che l'intenzione è di unirsi alla mobilitazione di altri rappresentanti del mondo agricolo per "portare a conoscenza del maggior numero di persone le nostre istanze. A oggi però non conosciamo ancora le modalità della manifestazione e cosa si potrà fare. Sono previsti aggiornamenti il prima possibile". Il presidio preannunciato ad Asti con i trattori, aggiungono, è eventualmente posticipato alla prossima settimana.
Agricoltori, perché protestano in tutta Europa?
In tutto il Continente europeo sono tantissime le manifestazioni contro i tagli nazionali e le politiche europee. Tra le motivazioni c’è anche il tema dell’Ucraina, il cui potenziale ingresso nell’Unione europea potrebbe squilibrare l’attuale ripartizione dei fondi PAC. Ecco i motivi delle proteste
Coldiretti: ritiro proposta pesticidi salva 30% made in Italy
“Il ritiro della proposta di regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci (Sur) salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro, messe a rischio dall'irrealistico obiettivo di dimezzare l'uso di agrofarmaci”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che ha commentato così l'annuncio della presidente del Commissione europea Ursula von der Leyen sul ritiro della proposta di direttiva sui pesticidi. Secondo Coldiretti, "i maggiori impatti sulla resa si sarebbero verificati in colture che hanno una rilevanza limitata, come l'uva, il luppolo e i pomodori". "La battaglia per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltori italiani non si ferma", ha aggiunto Prandini. Ha sottolineato che "non sarà accettato nessun taglio alle risorse economiche della Politica agricola comune (Pac) agli agricoltori poiché oggi occorre assicurare l'autonomia alimentare dei cittadini europei e favorire il ricambio generazionale. In tale ottica non è possibile neppure che l'allargamento dell'Unione all'Ucraina venga pagato dalle aziende agricole". Serve poi cancellare definitivamente, secondo Prandini, "l'assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti che mina la capacità produttiva della nostra agricoltura e favorisce paradossalmente le importazioni dall'estero di prodotti alimentari che non rispettano le stesse regole di quelli europei”.
Trecento trattori in marcia da Matera verso la Puglia
Circa 300 mezzi si sono messi stamattina in marcia da Matera verso Altamura e Cassano delle Murge (Bari). In particolare, gli agricoltori si sono radunati alla periferia della città dei Sassi, lungo la strada statale 99, nei pressi dell'area commerciale di Venusio, e si sono poi diretti verso la vicina Puglia attraverso la ss 96, creando notevoli rallentamenti alla circolazione. Secondo quanto si è appreso, nel corso della giornata i trattori faranno ritorno alla periferia di Matera.
La protesta a Strasburgo
Oggi le proteste arrivano anche a Strasburgo. Cinquanta trattori e oltre cinquecento manifestanti si sono dati appuntamento in mattinata davanti alla sede del Parlamento europeo. Le proteste degli agricoltori toccano quindi anche il capoluogo alsaziano, con le organizzazioni sindacali del mondo agricolo che vogliono proseguire davanti alla sede dell'Eurocamera il ciclo di manifestazioni che da oltre una settimana immobilizza le principali città europee. La polizia francese ha avvertito che sono previsti blocchi alla circolazione e al trasporto pubblico.
Michel: “Agricoltori meritano di essere rispettati”
Alla Plenaria dell'Eurocamera ha parlato anche Charles Michel. "Gli agricoltori meritano di essere rispettati per il lavoro gigantesco che fanno a nostro servizio e per il ruolo che svolgono nella lotta al cambiamento climatico", ha detto il presidente del Consiglio europeo. Va affrontata "la questione di redditi equi", occorre mettere in campo "sforzi per ridurre la burocrazia, per avere regole di gioco eque", ha aggiunto.
I trattori a via Nomentana, a Roma

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Gli agricoltori con i loro trattori nel punto di ritrovo di via Nomentana, a Roma
Von der Leyen: “Dobbiamo fare di più”
"Il terreno fertile è sempre stato la spina dorsale del sostentamento di un agricoltore. Ma dal 60 al 70 per cento dei suoli in Europa è ora in cattive condizioni. Possiamo invertire queste tendenze. E molti agricoltori lo stanno facendo. Ma dobbiamo fare di più", ha detto ancora Ursula von der Leyen. E ha aggiunto: "La conservazione della natura può avere successo solo attraverso un approccio dal basso verso l'alto e basato sugli incentivi. Perché solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra, investiranno nel futuro".
Von der Leyen: per gli agricoltori sussidi pubblici come incentivi
Von der Leyen, parlando alla Plenaria del Pe, ha detto ancora: “Gli agricoltori hanno bisogno di un'argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura, e forse noi non l'abbiamo data in modo convincente, di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi". Ha anche lanciato l'idea di "un'etichettatura premium, ad esempio in collaborazione con i rivenditori e i trasformatori".
Von der Leyen: “Andare oltre un dibattito polarizzato”
Nel suo discorso, von der Leyen si è soffermata a lungo sulle proteste degli agricoltori. "La proposta è stata rigettata dall'Eurocamera e non ci sono progressi neanche in Consiglio", ha sottolineato. "Molti di loro si sentono messi all'angolo .Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell'impatto della guerra di Russia. L'inflazione, l'aumento del costo dell'energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto", ha aggiunto. E ancora: "Abbiamo lanciato il Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'Ue. Abbiamo invitato i rappresentanti del settore agricolo, delle comunità rurali, dell'industria delle sementi e dei fertilizzanti, del settore alimentare, ma anche del settore finanziario, dei consumatori e del settore alimentare, dei gruppi di consumatori e ambientalisti e della scienza. Abbiamo bisogno di analizzare insieme la situazione, condividere idee e sviluppare scenari per il futuro. Dobbiamo andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale per soluzioni praticabili. La posta in gioco è alta per tutti noi. Il nostro sistema di produzione alimentare è unico".
Von der Leyen ritira proposta regolamento sui pesticidi
Prima vittoria per il movimento di protesta degli agricoltori. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, alla Plenaria del Pe, ha annunciato che proporrà al collegio dei commissari "il ritiro" della proposta legislativa sui pesticidi, tra i punti più contestati dai produttori. “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell'agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l'agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire", ha detto. Il regolamento, ha aggiunto, è "diventato un simbolo di polarizzazione". E ha spiegato che "una nuova proposta, più matura", sarà fatta in futuro.
Trattori verso Sanremo
Dopo l'invito agli agricoltori al Festival di Sanremo da parte di Amadeus e la smentita da viale Mazzini di accordi in corso, Riscatto Agricolo ha fatto comunque sapere che alcuni trattori, da oggi, si metteranno in marcia da Melegnano e Pavia per raggiungere Sanremo. "Il movimento – ha detto Andrea Papa, tra i coordinatori – accetta l'invito di Amadeus e sta preparando la delegazione di giovani che si recheranno, tra martedì e mercoledì, a Sanremo per portare le proposte degli agricoltori sul palco del festival. Porteremo al festival le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche, determinati a illustrare le molte idee e proposte di noi giovani agricoltori. Se si ferma l'agricoltura crolla tutto. Senza gli agricoltori non vi sarà mai la sovranità alimentare che rende i popoli liberi".
La protesta a Sanremo?
Intanto, la protesta degli agricoltori potrebbe arrivare anche sul palco di Sanremo. Nella conferenza stampa della vigilia Amadeus e Fiorello hanno aperto alla loro presenza. “Protesta giusta, se vengono li accolgo”, ha detto il conduttore. “Siamo in contatto con l'organizzazione per stabilire i dettagli, un nostro rappresentante salirà sul palco”, ha detto uno dei leader della protesta, Danilo Calvani. Secca, poco dopo, la smentita da viale Mazzini: nessun contatto tra la Rai e le associazioni degli agricoltori.
La risposta di Meloni: “Fatto il massimo”
Da Tokyo, è arrivata la risposta di Giorgia Meloni agli agricoltori. "Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, uno dei principali mondi a cui abbiamo rivolto attenzione, lo dimostrano i fatti, le leggi di bilancio con cui sono state aumentate le risorse, abbiamo rinegoziato il Pnrr portando da 5 a 8 miliardi" i fondi per l'agricoltura, "abbiamo fatto lo sforzo incentivi sul gasolio: abbiamo fatto il massimo possibile, un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza come la famosa norma che vieta il cibo sintetico", ha detto la premier. "Si può sempre lavorare per fare meglio e di più, sono sempre disposta ad ascoltare le istanze", ha aggiunto.
Agricoltori chiedono risposta al governo
“Dopo settimane di presidi senza alcuna risposta per i nostri diritti costituzionali calpestati, diamo un ultimatum al governo!”, si legge nella locandina con cui gli agricoltori lanciano la mobilitazione a Roma. "Concediamo al governo 5 giorni per recedere da tutti i trattati comunitari e internazionali che stanno uccidendo l'agricoltura" e "per le dimissioni immediate del ministro Lollobrigida", proseguono. Gli agricoltori avvertono: "Qualora le nostre richieste non fossero attuate ci avvarremo dei diritti costituzionali per azioni più incisive". Lanciano "dall'8 febbraio la lunga marcia di trattori dal Nord e dal Sud verso Roma" e chiamano a raccolta "tutti gli agricoltori, i comparti produttivi, le fasce di popolazione colpite dalla violenza anti costituzionale e antidemocratica imposta dal governo e dai poteri comunitari", ma "no sindacati, no partiti".
Verso Roma
La protesta degli agricoltori punta su Roma. Uno dei leader della protesta, Danilo Calvani, ha detto che a partire da giovedì convergeranno nella capitale duemila trattori. Sono stati organizzati presidi in quattro punti intorno alla città: Cecchina, Valmontone, Torrimpietra e Civitavecchia, dove si stanno raccogliendo i mezzi, "e – ha assicurato – ci sarà una grande manifestazione. Dobbiamo ancora stabilire i dettagli, ma probabilmente faremo un corteo anche con trattori".
Continua la protesta degli agricoltori
La protesta degli agricoltori continua e si sta diffondendo in tutta Italia. Le iniziative sono al momento in ordine sparso, ma se ne registrano da Nord a Sud causando i primi disagi alla circolazione. È massima l'attenzione di prefetture e questure su tutto il territorio per fare in modo che le iniziative si svolgono contenendo i problemi per l'ordine pubblico e per la viabilità.