Il titolo di dottoressa in Ingegneria Biomedica sarà conferito in una cerimonia organizzata dall’Ateneo nell'Aula Magna di Palazzo del Bo, con presenti la rettrice, Daniela Mapelli e la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Intanto, in sua memoria, saranno assegnati 10 premi di laurea
È tutto pronto a Padova per la cerimonia di laurea di Giulia Cecchettin, il traguardo che la studentessa di 22 anni di Vigonovo non ha mai potuto raggiungere dopo essere stata uccisa lo scorso 11 novembre, proprio pochi giorni prima della discussione della sua tesi, da Filippo Turetta. Un titolo di dottoressa in Ingegneria Biomedica che Giulia ha meritato e che domani le verrà conferito in una cerimonia organizzata dall’Ateneo, alle 11 nell'Aula Magna di Palazzo del Bo, con presenti la rettrice, Daniela Mapelli e la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
La cerimonia
Il diploma di laurea di Giulia sarà consegnato dalla rettrice ai familiari della giovane ed è previsto che il padre Gino, assieme ai figli Elena e Davide, prenda la parola. In sala molti compagni e compagne di studio, gli amici e le amiche, che potrenno portare un lorro messaggio per Giulia. Tra gli interventi, sono in programma anche quello del direttore del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, Gaudenzio Meneghesso, e della relatrice della tesi di laurea di Giulia Cecchettin, Silvia Todros.
I premi istituiti dall'Università
Intanto, l'Università di Padova ha istituito un premio di laurea per studentesse in Ingegneria Biomedica intitolato proprio a Giulia. In sua memoria, 10 premi di laurea e cinque o più esoneri o semi-esoneri dalle spese di immatricolazione per le studentesse con il miglior percorso di studi negli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025. L'iniziativa, finanziata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy con risorse del Pnrr attraverso il programma "Imprenditoria Femminile" e gestita da Invitalia, nasce dalla collaborazione tra l'Università e l'agenzia nazionale per lo sviluppo, e punta a rafforzare le competenze delle donne per fare impresa e produrre innovazione, superando ogni ostacolo o limite alla presenza femminile in tanti settori e creando anche un clima culturale favorevole ed emulativo.