L'università è quella che frequentava la ragazza alla quale il 2 febbraio verrà conferita la laurea alla memoria in Ingegneria biomedica. Nella petizione, promossa da una dipendente del ministero della Cultura e sostenuta da centinaia di persone, si sottolinea che "non si può stare al tempo stesso con le vittime e con i carnefici"
Un’iniziativa lanciata sul sito Change.org per chiedere a Giovanni Caruso, legale di Filippo Turetta e professore di Diritto penale all'Università di Padova, di rinunciare alla difesa del ragazzo reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin. L’ateneo è quello che frequentava la ragazza alla quale il 2 febbraio verrà conferita la laurea alla memoria in Ingegneria biomedica. Nella petizione, promossa da una dipendente del ministero della Cultura e sostenuta da centinaia di persone, si sottolinea che "non si può stare al tempo stesso con le vittime e con i carnefici", facendo così il doppio gioco. Da qui la richiesta che l'Ateneo si dissoci dalla scelta del professore di difendere il ragazzo, ritenuta inopportuna dai sostenitori dell'iniziativa.
Le reazioni
La rettrice Mapelli ha reagito a queste richieste replicando che si "è arrivati ad un corto circuito, per un Paese democratico, dove tutti hanno diritto alla difesa, compreso il signor Turetta. Oltretutto l'Università mai potrebbe dire al professor Caruso, bravissimo docente che esercita anche la libera professione, se può o meno difendere qualcuno". In difesa di Caruso anche il Consiglio direttivo dei professori di Diritto penale secondo il quale "la difesa che Caruso sta esercitando legittimamente non può far dubitare della condivisione civica ed etica del contrasto alla violenza di genere, che noi, come docenti di diritto penale, sviluppiamo nella didattica".