"Perché avrei sofferto per 30 anni a condividere fatti intimi della mia famiglia, del mio dolore, della mia disperazione. Per chi? Perché?" si chiede la senatrice a vita sopravvisuta all'Olocausto in un intervista al quotidiano newyorchese
"Temo di aver vissuto invano: perché avrei sofferto per 30 anni a condividere fatti intimi della mia famiglia, del mio dolore, della mia disperazione. Per chi? Perché?".E' il duro sfogo della senatrice a vita e sopravvissuta all'Olocausto Liliana Segre che, in un'intervista al New York Times, è tornata a parlare della recrudescenza dell'anti-semitismo. Nell'intervista, realizzata dal corrispondente del quotidiano americano Jason Horowitz nella casa milanese della senatrice, Segre ripercorre i fatti avvenuti a partire dal feroce attacco di Hamas in Israele. "Il massacro di ebrei in Israele condotto da Hamas il 7 ottobre l'ha disgustata - scrive il New York Times, - e la reazione di Israele a Gaza l'ha lasciata con un sentimento "disperato". Riflettendo su una visione ciclica della storia, Nel colloquio con il giornalista americano Segre si chiede se abbia vissuto così a lungo da vedere la storia ripetersi.
La "disperazione" di Liliana Segre
Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, dove venne deportata quando aveva 13 anni, ha dedicato decenni della sua vita alla memoria della Shoah, portando la sua testimonianza nelle scuole. Proprio nel giorno della Memoria, il 27 gennaio scorso, è stata insignita della laurea honoris causa all'università statale di Milano. In quell'occasione la senatrice aveva già parlato del suo stato d'animo, dopo il 7 ottobre: "Non c'è notte dal 7 ottobre che non mi tenga sveglia, in parte, a pensare a quello che succede". "Quello che sta succedendo e quello che è successo il 7 ottobre mi hanno messo in una condizione che non avevo vissuto prima". "Nella spirale dell'odio più crudele dal 7 ottobre ci sono i bambini di tutti i colori e le religioni e appartenenze - aveva aggiunto - che mi trovano come una nonna disperata di vedere cose di questo genere. Perché i bambini sono il futuro e vengono uccisi per l'odio degli adulti che non si ferma mai, loro che sarebbero il futuro dei popoli fratelli. Questo mi ha dato una forma di disperazione serale, quando affronto la notte".