La 30enne è stata trovata senza vita nel fiume Piave nel maggio scorso. Franco Battaggia, commerciante di pesce ed ex datore di lavoro della donna, è indiziato per l'assassinio e tentata soppressione di cadavere aggravata
Franco Battaggia, in passato legato alla Mala del Brenta, è stato fermato per l'omicidio di Anica Panfile, la 30enne trovata senza vita nel fiume Piave a Spresiano (Treviso) nel maggio scorso.
Il fermo di Battaggia
Battaggia, commerciante di pesce ed ex datore di lavoro della donna, considerato in passato un esponente della criminalità trevigiana legato anche alla Mala del Brenta, è indiziato di omicidio e tentata soppressione di cadavere aggravata. L'uomo era indagato dal giugno scorso nell'inchiesta sull'assassinio della donna di origini romene, madre di quattro figli. Ad eseguire il provvedimento di fermo sono stati i carabinieri di Treviso su provvedimento della procura.
Nel corso delle indagini sarebbero emersi "gravi, precisi e concordanti elementi indiziari" a carico di Battaggia, confermati - secondo gli inquirenti - anche dagli esiti della consulenza medico-legale, che ha evidenziato traumi alla testa e segni di soffocamento sul corpo della vittima "affetta da intossicazione acuta da stupefacente di tipo cocaina". L'uomo è stato portato nel carcere di Treviso.