Scuola, concorso per docenti di religione: bando da 6.400 posti

Cronaca

Il concorso stabilisce la copertura del 30% dei posti per l'insegnamento della religione cattolica vacanti, previsto dall'articolo 1-bis della legge 159/19, mentre il restante 70% dei posti disponibili verrà coperto attraverso una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Lo certifica un’intesa firmata dal presidente della Cei, il cardinal Matteo Zuppi, insieme al ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara

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Circa 6400 insegnanti di religione verranno reclutati attraverso un concorso ordinario per la scuola. Lo ha stabilito un’intesa firmata nelle scorse ore dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinal Matteo Zuppi, insieme al ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. La pubblicazione del bando è prevista per i primi di febbraio e non prevede alcun limite inferiore di punteggio.

Cosa prevede il concorso

Il concorso stabilisce la copertura del 30% dei posti per l'insegnamento della religione cattolica vacanti, previsto dall'articolo 1-bis della legge 159/19, mentre il restante 70% dei posti disponibili verrà coperto attraverso una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Tra i requisiti è prevista la certificazione dell'idoneità diocesana all'insegnamento della religione cattolica "di cui all'articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell'Ufficio diocesano competente, nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione", si legge nell’intesa. Il concorso, viene spiegato, "si articola in una prova scritta e una orale" e "accerta la preparazione dei candidati con riferimento alle materie ed alle competenze indicate dalla normativa vigente e dalle intese richiamate in premessa”.

I commenti di Zuppi e Valditara

Siglando l'intesa, il cardinal Zuppi ha espresso gratitudine al ministro Valditara per "aver colmato un vuoto e per la collaborazione aperta e feconda che si è instaurata in vista di questo importante passaggio". Il presidente della Cei, ha aggiunto che “al di là dell'atto formale, richiesto dalla legge, l’accordo riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di religione nelle scuole". L'insegnamento della religione, ha sottolineato invece il ministro Valditara, “è un'occasione di confronto e di dialogo sui principi etici e morali che da sempre accompagnano le civiltà nel loro cammino. È anche l'occasione per andare alle radici della nostra civiltà imparando a conoscere il messaggio cristiano”.

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