Caso Resinovich, difesa fratello: "Vertebra già rotta, denunciamo tecnico laboratorio"

Cronaca

Il riferimento è alla responsabilità che il tecnico anatomopatologo Giacomo Molinari si è assunto la settimana scorsa sulla rottura della vertebra dichiarando che c'era la possibilità che fosse stato lui ad “aver procurato quella frattura” sul cadavere della donna triestina scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio del 2022

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La frattura della vertebra T2 di Liliana Resinovich era già esistente al momento della tac sul cadavere effettuata l’8 gennaio del 2022. A dirlo è l’avvocato Gentile, legale del fratello della donna scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio del 2022. “Le dichiarazioni del pirotecnico preparatore anatomico rappresentano pertanto un bluff – ha detto ancora l’uomo – e per questo è stato querelato per falso”. Il riferimento è alla responsabilità che il tecnico anatomopatologo Giacomo Molinari si è assunto la settimana scorsa sulla rottura della vertebra dichiarando che c'era la possibilità che fosse stato lui ad “aver procurato quella frattura”.

"Dichiarazioni mendaci e tardive"

La spontanea ammissione del preparatore anatomopatologo che l'11 gennaio 2022 - supportando il medico legale Fulvio Costandinies nell'esame autoptico su Liliana - , ne avrebbe rotto una vertebra viene sconfessata dai consulenti di Sergio Resinovich, i professori Vittorio Fineschi e Stefano D'Errico, secondo i quali quell'osso era già rotto prima dell'esame. L’avvocato Gentile ha precisato che Sergio Resinovich ha chiesto "anche di approfondire il motivo di queste sue mendaci e tardive dichiarazioni, di capire se sta aiutando o coprendo qualcuno, di comprendere da chi sia eventualmente manovrato e, quindi, di indagare tutti i suoi contatti con le persone coinvolte nella ferale vicenda della sorella". Peraltro, il fratello di Liliana ha "già richiesto al Ministro della Salute una tempestiva e rigorosa ispezione sul Reparto in cui questo soggetto lavora, per capire come sia possibile che nessuno mai si sia accorto del fatto che questo mitomane, senza rispetto per i poveri cadaveri e per i seri colleghi che lavorano nella struttura, abbia trasformato, come si evince dalle sue straripanti pagine social, un luogo ieratico qual è una sala autoptica, in una rumorosa sagra di paese". 

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