Teramo, spara con il fucile alla moglie ma lei fugge. Arrestato 70enne

Cronaca
Non è stato un incidente sul lavoro, ma un omicidio, a causare la morte di un operaio edile originario di Napoli, il 15 dicembre scorso a Torino. Lo hanno scoperto i carabinieri della compagnia Oltredora che hanno fermato un trentenne, collega della vittima. L'operaio era caduto in un cantiere di ristrutturazione in corso Ferrara, alla periferia nord del capoluogo piemontese, morendo dopo una notte di agonia in ospedale. Ma le testimonianze raccolte dai carabinieri hanno fatto emergere numerosi dubbi, facendo convergere i sospetti su un collega. La vittima sarebbe stata spinta giù da una rampa di scale riportando lesioni mortali.
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Un vicino, sentite le grida, ha chiamato i carabinieri intervenuti prontamente insieme a un’ambulanza del 118

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Ha cercato di uccidere la moglie sparandole contro con un fucile, legalmente detenuto. Ma il colpo esploso non ha raggiunto la donna che, riuscita a disarmare il marito e a fuggire con l’arma, è stata aiutata e messa al sicuro. Un vicino, sentite le grida, ha chiamato i carabinieri intervenuti prontamente insieme a un’ambulanza del 118.

È successo ieri a Giulianova (in provincia di Teramo). Ad imbracciare l’arma, sembra per motivi di gelosia, sarebbe stato un pensionato settantenne fermato e condotto in caserma dai carabinieri, mentre la vittima è stata accompagnata al Pronto soccorso con trauma toracico, facciale e ferite all'orecchio.

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