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Processo Ciro Grillo, polemica per domande choc alla teste: "Come hanno tolto gli slip?"

Cronaca
©Ansa

Gli imputati sono il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, e i suoi amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Sulle domande rivolte alla teste, l'avvocato Dario Romano, legale della ragazza che ha denunciato lo stupro di gruppo, dice: "E' stato un interrogatorio da Medioevo". E ancora: "Il teste ha detto chiaramente, in maniera precisa, che si sentiva una preda"

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"Ma se aveva le gambe piegate, come hanno fatto a toglierle i pantaloni?". Oppure: "Ci può spiegare come le sono stati tolti gli slip?". E ancora: "Come mai non ha reagito con un morso durante il rapporto orale?". Sono soltanto alcune delle decine di domande a raffica poste oggi, in oltre cinque ore di deposizione, alla giovane italo-norvegese che ha denunciato Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S e tre suoi amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria di stupro di gruppo. A fare le domande è stata l'avvocata Antonella Cuccureddu, legale di Francesco Corsiglia. "E' stato un interrogatorio da Medioevo", si lascia scappare alla fine dell'udienza l'avvocato Dario Romano, legale di parte civile della giovane, che difende con l'avvocata Giulia Bongiorno, oggi assente per impegni istituzionali al Senato. Domande anche molto intime, con riferimenti particolari a posizioni, che alla fine dell'udienza hanno portato la giovane a dire: "Mi sento svuotata, sono esausta, mi viene da vomitare", prima di lasciare il Palazzo di giustizia di Tempio Pausania, in Sardegna. L'udienza riprenderà domani alle 10 con il prosieguo dell'esame della ragazza, principale accusatrice dei quattro amici liguri. Le udienze successive saranno il 31 gennaio e il 1 febbraio 2024. La sentenza potrebbe invece arrivare entro l’estate 2024. 

"Video in aula? Teste va rispettata"

Nessuno dei tre video della nette passata nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo tra il 16 e il 17 luglio 2019 è stato proiettato oggi in Aula, "ma solo delle foto". Lo ha spiegato l'avvocata del pool della difesa Antonella Cuccureddu. Gli spezzoni di quei video potrebbero, però, essere visti domani quando proseguirà l'esame della ragazza da parte delle difese. Su questo punto l'avvocato Romano ha spiegato che "il testimone è a disposizione del tribunale: ovviamente nel rispetto della sua persona. Sicuramente c'è una vittima che va rispettata". Nella scorsa udienza la giovane, tra le lacrime, aveva confidato alla Corte di avere tentato il suicidio. "Dopo lo stupro di gruppo non avevo più voglia di vivere. Una sera mi misi a correre lungo i binari e volevo lanciarmi contro un treno in corsa. Volevo farla finita...".

L'altra ragazza 

La seconda ragazza coinvolta ha invece già chiuso nei mesi scorsi la sua ricostruzione in tribunale: ha riferito di essere stata oggetto di immagini a sfondo sessuale, mentre dormiva. Come ricorda Il Corriere della Sera, i giovani hanno ammesso quest’ultima accusa, definendola una “goliardata”. 

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