Monza, applicato il primo braccialetto "d'urgenza" per stalking con il nuovo Ddl

Cronaca

Il dispositivo è stato applicato a un trentenne residente in provincia di Monza già condannato per stalking per aver perseguitato una ragazza cui aveva avuto un flirt. In caso di manomissione l'uomo potrà essere arrestato anche fuori flagranza di reato. Si tratta del primo caso in Italia che vede applicato il nuovo Ddl contro la violenza sulle donne entrato in vigore il 9 dicembre

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Un braccialetto elettronico "d'urgenza" è stato applicato a un trentenne italiano residente in provincia di Monza, già condannato per stalking in quanto ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una giovane ragazza con la quale aveva avuto un flirt. La misura, proposta del questore di Monza Salvatore Barilaro, è stata approvata dal presidente della sezione autonoma Misure di Prevenzione di Milano, Giuseppe Cernuto. È il primo caso in Italia che vede applicato il nuovo Ddl contro la violenza sulle donne, entrato in vigore il 9 dicembre. Tra le "strette" della nuova normativa, l'applicazione del braccialetto in presenza dei soli "reati spia o minacce". In caso di manomissione l'uomo potrà essere arrestato anche fuori flagranza di reato.

Gli episodi persecutori

L'uomo non si era rassegnato alla decisione della donna di non voler intraprendere una relazione sentimentale. L'uomo con precedenti penali e di polizia per rissa, danneggiamento e guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha evidenziato "pericolosità qualificata" a seguito di allarmanti episodi di atti persecutori, ha inoltre violato in diverse occasioni un precedente provvedimento di ammonimento del Questore e per questo arrestato in flagranza da personale della Squadra Mobile brianzola nel settembre scorso, dopo che, per l'ennesima volta, si era appostato presso la fermata dell'autobus utilizzato dalla ragazza per raggiungere il luogo di lavoro sito in una zona centrale del Capoluogo brianzolo, cercando di raggiungerla con la propria auto tappezzata di striscioni con scritte riportanti frasi sulla stessa e venendo prontamente bloccato e trovato in possesso di tre cacciavite.

Condanna a un anno e sei mesi

A seguito del conseguente giudizio per direttissima, è stata disposta dal Gip del Tribunale brianzolo la misura cautelare del divieto di ingresso a Monza a cui è seguita la condanna in primo grado a un anno e mesi sei di reclusione. Tuttavia, nonostante la condanna e la misura cautelare in essere, nel mese di novembre scorso e fino a pochi giorni fa, in più occasioni l'uomo ha raggiuto la ragazza sul luogo di lavoro, presso locali ove trascorreva la serata, ingenerando nella stessa e nei suoi amici e conoscenti un certificato statodi ansia.

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