Strage di Brandizzo, ci sono due nuovi indagati: sarebbero dirigenti di Rfi

Cronaca

Nelle scorse ore si sono svolte alcune perquisizioni nelle sedi di Torino e Roma di Rfi, su mandato dei pm della Procura di Ivrea, Valentina Bossi e Giulia Nicodemi, coordinate dalla procuratrice Gabriella Viglione. Gli inquirenti hanno acquisito una serie di file informatici e di documenti. L'azienda: "La società, con tutto il personale interessato, sta fornendo la massima collaborazione, in assoluta trasparenza". Gli indagati dopo la tragedia ora salgono ad 8

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Ci sono altri due indagati nell'ambito dell’inchiesta relativa all'incidente ferroviario di Brandizzo (Torino) che costò la vita a cinque operai nella notte tra il 30 ed il 31 agosto scorso. Tra loro ci sarebbero due dirigenti di Rfi, la Rete Ferroviaria Italiana. Proprio nelle scorse ore, infatti, si sono svolte delle perquisizioni nelle sedi di Torino e Roma dell’azienda, su mandato dei pm della Procura di Ivrea, Valentina Bossi e Giulia Nicodemi, coordinate dalla procuratrice Gabriella Viglione, oltre che da carabinieri, guardia di finanza, agenti della polizia ferroviaria e tecnici dello Spresal. Gli inquirenti hanno acquisito una serie di file informatici e di documenti. Nel capoluogo piemontese le perquisizioni si sono concentrate negli uffici Rfi di Porta Nuova, la principale stazione ferroviaria di Torino, ma hanno interessato anche quelli del Lingotto.

Anche Rfi formalmente indagata

Risulta formalmente indagata in qualità di "persona giuridica" anche la stessa Rfi. Un avviso di garanzia è stato notificato all'ad, Giampiero Strisciuglio, che però non è indagato. Il procedimento è stato aperto sulla base della legge 231 del 2001 in materia di responsabilità amministrativa delle imprese. 

Rfi: “Massima collaborazione e trasparenza”

"Su mandato della Procura di Ivrea e in relazione all'incidente sul lavoro di Brandizzo, da questa mattina agenti di Polizia Giudiziaria stanno acquisendo documenti negli uffici di Rete Ferroviaria Italiana, a Roma e a Torino". Questa la conferma, in una nota, di Rfi proprio dopo le perquisizioni odierne e gli avvisi di garanzia in relazione all'inchiesta sulla strage. "La società, con tutto il personale interessato, sta fornendo la massima collaborazione, in assoluta trasparenza, agli agenti di Polizia e agli organi inquirenti che stanno indagando sulle cause dell'incidente", ha spiegato ancora l’azienda.  Per l’incidente ferroviario erano stati iscritti nel registro degli indagati il tecnico di Rfi Antonio Massa, il capo cantiere Andrea Girardin Gibin e i vertici, 4 dirigenti, della ditta Sigifer, l'azienda di Borgo Vercelli per cui lavoravano le vittime. Il numero complessivo degli indagati nell'inchiesta della Procura sale ora a 8.

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