Firenze, una nuova vita per l'Odeon: cinema e libreria

Cronaca
Chiara Caleo

Chiara Caleo

A Firenze, a più di un secolo dalla sua apertura, il Cinema Odeon è diventato Giunti Odeon Libreria e Cinema. Uno spazio eclettico di 1500 mq che ospita una sala cinematografica e una grande libreria con 50000 titoli.  Per riunire libri e film e dare linfa vitale ad entrambi

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Una trasformazione di un palazzo del 1400, disegnato da Brunelleschi, nel centro storico di Firenze, diventa una sfida culturale. Negli anni Venti è stato uno dei primi Cinema Teatro d’Italia, probabilmente anche uno tra i più eleganti. A suggerirne la finalità una musa indiscussa come Eleonora Duse. Dopo aver ospitato una sala per film, con un meticoloso restauro architettonico, oggi è un nuovo spazio che racchiude tante cose insieme,  come spiega il Direttore Artistico Gabriele Ametrano: “Il cinema Odeon era un cinema per fiorentini e per la comunità internazionale, un cinema che proiettava film in lingua originale con sottotitoli. Quella specificità è rimasta e alle proiezioni serali alle ore 21:00, sempre in lingua originale, sempre con i sottotitoli, abbiamo aggiunto quella che è la bellezza e la cultura di una libreria”. I libri sono circa 50.000, si accompagnano agli eventi culturali, agli approfondimenti e ad un pianoforte sul palco che aspetta nuove note.

Comunque, cinema

Sul ledwall che si utilizza solo durante il giorno vengono proiettati i filmati storici della Cineteca di Bologna, ma alle 21 torna la magia dei grandi film in programmazione. Al piano superiore comode poltrone per la visione e tavolini per studiare o lavorare. Open Wi-Fi e consumazione non obbligatoria. In sintesi uno spazio libero, gratuito e aperto alla cittadinanza. Ci sono state alcune polemiche per il parziale cambio di destinazione di questo immobile di pregio che ha perso sì una platea per il cinema, guadagnandoci però una libreria. L’operazione è negli intenti anche di salvaguardia di un’arte a rischio di estinzione e, sarà forse per l'entusiasmo di una riscoperta ma, quasi ogni sera, il cinema registra il sold out.

“Le sale cinematografiche vivono tutte un periodo di difficolta” continua Ametrano “Questa nuova trasformazione permette di avere sia un cinema sia una libreria, quindi un posto da vivere 24 ore al giorno".

 

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