Un centinaio di persone si sono riunite nella Capitale, insieme ad altre collegate via Zoom, per "creare un nuovo mondo". A coordinare l’incontro Gabriele Ceracchini, volto di punta di quello che viene autodefinito un “movimento libertario”
Fondare un culto o, forse, per meglio dire una religione, il “neomondismo”. Questo il nuovo obiettivo dei terrapiattisti, riunitisi in un centinaio a Roma insieme ad altre persone collegate via Zoom. A coordinare l’incontro, svoltosi ieri in una sala convegni di un albergo di Roma vicino a piazza San Giovanni, Gabriele Ceracchini, volto di punta di quello che, come sottolinea anche il quotidiano “La Repubblica”, viene autodefinito un “movimento libertario”.
“Creare un nuovo mondo”
Ceracchini, nel corso dell’incontro, ha fornito una serie di spiegazioni al suo uditorio, circa le intenzioni del movimento. "La religione è uno strumento di potere e noi non facciamo qualcosa di diverso: vogliamo il potere di difenderci, di creare un nuovo mondo, serve fiducia tra noi. Nel nostro gruppo si può uscire senza problemi”, ha detto. “Non vogliamo fregare nessuno, non vogliamo spillare soldi a nessuno. Dobbiamo farci conoscere”. Shinsekai è il nome esatto del culto: “Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti; senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo, non sai bene di che si tratta ma l'avverti", viene spiegato sul portale che racconta i dettagli dell’iniziativa.
Il "melarismo"
Oltre al “neomondismo”, il convegno ha toccato altri temi, come quella dell'alimentazione e del “melarismo”. Di cosa si tratta? Il tema riguarda, per l'appunto, il cibo e l'obiettivo ultimo degli appartenenti al movimento sarebbe quello di proporre una dieta basata solamente sul consumo di una mela, una sola, al giorno, mangiata alle 19 in punto.