Il caso Claps, il sopralluogo nel sottotetto: così fu trovato il corpo di Elisa. VIDEO

Cronaca

Il materiale originale della polizia accompagna i racconti degli investigatori che per primi, quel 17 marzo del 2020, sono giunti nel sottotetto della chiesa della Trinità a Potenza. La docuserie "Dove nessuno guarda - Il caso Elisa Claps", andata in onda il 13 e 14 novembre in esclusiva su Sky TG24 e Sky Crime e in streaming solo su NOW, è una produzione Sky Italia e Sky TG24 realizzata da Chora Media. Volto e voce del racconto è Pablo Trincia, la serie è diretta da Riccardo Spagnoli 

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La navata della Chiesa della Trinità, l’altare e, dietro, la Sagrestia. Da qui si accede a una scala: gradini infiniti fatti di vecchie piastrelle chiare, finestre sbarrate a ogni pianerottolo, rampe che conducono fino al campanile. Poi una scaletta in legno che porta all’uscita sul tetto e, da lì, al sottotetto. Quell’ambiente diventato tristemente famoso per aver fatto da luogo di sepoltura per ben 17 anni a Elisa Claps, brutalmente uccisa quando di anni ne aveva solo 16. Queste immagini raccontano il suo ritrovamento e fanno da sfondo alle parole dell’ispettore Giuseppe Viggiano, tra i primi a giungere sul posto e incaricato di comunicare la notizia a Filomena e Antonio, i genitori di Elisa. I video originali della polizia di Stato sono raccolti nella docuserie Sky Original con Pablo Trincia, volto e voce di Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie. Un lavoro giornalistico che ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie italiane di cronaca nera e andato in onda il 13 e 14 novembre, con due episodi per serata, in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries, in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand. (IL CASO ELISA CLAPS, LO SPECIALE DI SKY TG24).

Il ritrovamento del corpo di Elisa Claps

Il racconto del ritrovamento

Il 17 marzo 2010 il corpo ormai mummificato di Elisa viene ritrovato nel sottotetto della chiesa di Potenza. E’ tarda mattinata, ricorda Giuseppe Viggiano, ispettore della sezione criminalità organizzata della squadra mobile del capoluogo lucano, quando i telefoni iniziano a suonare all’impazzata e una voce dall'altra parte della cornetta comunica che degli operai hanno trovato il cadavere di una donna alla Trinità. “Io chiudo il telefono, vado nella stanza del mio capo sezione, e gli dico ‘andiamo, hanno trovato Elisa’”. Quel giorno la squadra mobile entra nella chiesa, nella già ispezionata sagrestia e inizia a salire le scale, “quelle famose scale che mai abbiamo salito prima”. Arrivano all’ultimo ballatoio, poi la scaletta, il tetto e infine il sottotetto. “Buio, tetro”, ricorda Viggiano. “Mi feci fare luce da un collega della volante. Si illumina un corpo. Lo sguardo si sofferma immediatamente su due cose: le scarpe, gli occhiali. Erano i suoi”. La voce tremante dell’ispettore accompagna le immagini originali della polizia che, in quel momento, inquadrano un corpo disteso sul pavimento. 

I rilievi della polizia

Il pavimento di quella stanza che ha nascosto la giovane Elisa è stato per anni sopra alle teste di tutti i fedeli che ogni giorno si recavano nella chiesa della Trinità. In quel luogo, però, sono andate molte persone. Non sarà mai possibile accertare scientificamente che il corpo di Elisa possa essere stato in realtà ritrovato molto tempo prima. Quel che è sicuro è che gli investigatori nel sottotetto hanno trovato prove del passaggio di altra gente anche ben prima che Elisa Claps scomparisse: un capello, una bottiglia di birra con scadenza 1988, tracce di lavori fatti, ma anche graffiti e scritte risalenti alla seconda guerra mondiale. Al momento del ritrovamento il cadavere era parzialmente coperto da alcune tegole ma, come si vede nei video dei rilevamenti della polizia, ad attirare l'attenzione è soprattutto un’apertura nel soffitto. Il legno è rovinato, qualcuno ha forzato la struttura quasi a voler creare “una presa d’aria”, come spiegano proprio gli investigatori, che permettesse al cattivo odore della decomposizione di disperdersi nell’aria e non destare domande nei frequentatori della chiesa. Il corpo della ragazza è stato occultato, forse con l’aiuto di alcuni complici. Un lavoro studiato e del quale, probabilmente, Danilo Restivo non può essersi occupato da solo.

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L’inchiesta di Pablo Trincia

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps ricostruisce una storia di cronaca nera che passa soprattutto attraverso il racconto dei protagonisti: informazioni dirette sui fatti, materiale video mai diffuso e documenti processuali accessibili, ma che nessuno fino a oggi, inspiegabilmente, aveva mai richiesto e ottenuto. Pablo Trincia ricostruisce la psicologia di un assassino, Danilo Restivo (CHI È), le dinamiche investigative ma, soprattutto, prova a restituire al pubblico Elisa Claps: non solo la vittima di un omicidio, ma anche una giovane donna con suoi sogni, il suo carattere e i suoi legami. E poi la famiglia Claps che, giorno dopo giorno, non ha mai smesso di lottare per la verità.

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