Emanuela Orlandi, istituita commissione d'inchiesta in Parlamento

Cronaca
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La commissione dovrà verificare ed esaminare il materiale e i dati acquisiti che possano avere costituito ostacolo o ritardo nella ricostruzione veritiera dei fatti. Soddisfatto Pietro Orlandi: "La verità non potrà essere occultata per sempre"

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Via libera definitivo dall'Aula del Senato all'istituzione della commissione d'inchiesta sul caso di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori,  le due ragazze scomparse a Roma il 22 giugno e il 7 maggio del 1983. Il voto è avvenuto per alzata di mano. Felice Pietro Orlandi: "Sono convinto che arriveremo alla verità". 

Il lavoro della commissione

 La commissione composta da venti senatori e da venti deputati avrà il compito di "ricostruire e analizzare la dinamica della scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e dovrà verificare ed esaminare il materiale e i dati acquisiti attraverso le inchieste giudiziarie, giornalistiche e condotte commissive oppure omissive che possano avere costituito ostacolo o ritardo o avere portato ad allontanarsi dalla ricostruzione veritiera dei fatti necessaria all'accertamento giurisdizionale delle responsabilità”. Inoltre “la commissione potrà promuovere azioni presso Stati esteri, finalizzate ad ottenere documenti o altri elementi di prova in loro possesso che siano utili alla ricostruzione della vicenda". 

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Pietro Orlandi: la Commissione farà tanto

"Sono contento, aspettavo con fiducia questa notizia. Questa commissione potrà fare tantissimo. Sono convinto che arriveremo alla verità, non potrà essere occultata per sempre. Ringrazio i senatori che hanno votato la Commissione". Così Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, commenta la decisione sulla Commissione assunta dal Senato. "Questa Commissione potrà fare tanto, più di quanto può fare l'inchiesta vaticana", aggiunge Pietro.  

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   Sgrò: ora la commissione parta presto  

 

"Siamo contenti, ci auguriamo che la Commissione d'inchiesta parta quanto prima” dichiara Laura Sgrò, l'avvocata di Pietro Orlandi. “Sono contenta di questa intromissione perniciosa del Parlamento in questa vicenda" ha aggiunto il legale della famiglia Orlandi. "Buon lavoro ai parlamentari che si occuperanno di questa vicenda che aspetta la verità da quarant'anni" conclude Sgrò

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