Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello a processo con tutte le aggravanti

Cronaca

Si aprirà il prossimo 18 gennaio, davanti alla Corte d'Assise di Milano, il processo in cui Alessandro Impagnatiello è imputato di omicidio per aver ucciso con 37 coltellate Giulia Tramontano

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Davanti alla Corte d'Assise di Milano, il prossimo 18 gennaio, si apre il processo contro Alessandro Impagnatiello, l'uomo imputato dell'omicidio della compagna Giulia Tramontano a Senago, in provincia di Milano, incinta al settimo mese, lo scorso 27 maggio. Ad accogliere la richiesta di giudizio immediato nella quale oltre all'omicidio la Procura ha contestato quattro aggravanti, tra cui la premeditazione, è stata la gip Angela Minerva.

La confessione

Alessandro Impagnatiello dopo la scomparsa di Giulia il 1 giugno aveva confessato ai Carabinieri di aver assassinato la 29enne incinta di 7 mesi, dando indicazioni per ritrovare il cadavere. Dopo un'analisi delle ricerche in rete dell'omicida le forze dell'ordine hanno provato comprendere le modalità con le quali l'indagato ha deciso di uccidere la compagna e di come disfarsi del cadavere. "Le modalità erano state pensate, studiate e organizzate. Per questo è stata contestata la premeditazione", aveva spiegato la PM titolare dell'indagine Alessia Menegazzo. Dopo la confessione, Impagnatiello avrebbe sostenuto con gli inquirenti la tesi che Giulia quella sera aveva iniziato a procurarsi dei tagli sulle braccia e inferto qualche taglio al collo e per non farla soffrire lui le aveva dato il colpo di grazia, con altre tre o quattro coltellate. Versione ritenuta poco credibile proprio perché le prove, come le ricerche sul web per disfarsi del corpo, lascerebbero intendere che l'omicidio fosse premeditato.

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