La ricorrenza cade a metà del mese di ottobre e vuole sensibilizzare sull’importanza della prevenzione contro il tumore al seno
Nel “mese rosa” per la prevenzione, il No Bra Day rappresenta una giornata per incoraggiare le donne a effettuare controlli periodici che possono salvare la vita in caso di tumore al seno.
Come riporta huffpost.com, questa ricorrenza, che cade il 13 ottobre, non è stata fissata da associazioni per la ricerca o istituzioni, ma è nata sui social quando, nel 2013, un profilo twitter dal nome ‘Anastasia Doughnuts’ avrebbe scritto un post dedicato al No Bra Day legandolo all’importanza della prevenzione, in seguito ripreso da diversi profili.
La ricorrenza è a pochi giorni di distanza dal BRA Day del 18 ottobre, Giornata internazionale per la Consapevolezza sulla Ricostruzione Mammaria, per ricordare come la ricostruzione chirurgica del seno sia una possibilità, nonché un diritto, anche se solo un terzo delle donne la prende in considerazione. “La ricostruzione rientra nei servizi di Sistema Sanitario Nazionale e può essere effettuata anche in sede operatoria durante l'asportazione del tumore. Questa è chirurgia ricostruttiva, non estetica, è un diritto per le pazienti e un nostro dovere farlo sapere, perché possano così ricostruire anche la loro vita." ha dichiarato alla Fondazione del Policlinico Gemelli Marzia Salgarello, presidente della Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus.
I consigli degli esperti per la prevenzione
Secondo la Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, il cancro al seno è il più diffuso a livello mondiale, il più frequente tra le donne: ogni anno in Italia si ammalano di tumore della mammella circa 55.700 donne. La medicina ha fatto ampi progressi e la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è in costante aumento: negli ultimi 30 anni è salita dal 78 all’88%.
Fare prevenzione è fondamentale. I ricercatori sottolineano come la diagnosi precoce sia fondamentale perché individuare un tumore ancora molto piccolo aumenta notevolmente la possibilità di curarlo in modo più efficace e definitivo. Dai 20 anni in su AIRC consiglia di effettuare l’autopalpazione una volta al mese dopo il ciclo mestruale, mentre tra i 50 e i 70 anni viene suggerita la mammografia ogni due anni. Presenza di noduli, modifiche nella forma del capezzolo, rossore e ispessimento della pelle, perdite dal capezzolo o tumefazione ascellare sono tutti campanelli di allarme che devono spingere a effettuare esami più approfonditi.