Una famiglia di origini turche e una ragazza ucraina raccontano la loro storia di "sopravvissuti" alla tragedia di martedi sera
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Ferhat, trentenne tedesco di origini turche insieme a sua moglie e alla figlia di un anno sono “ miracolati”. Possono raccontare la loro storia al Corriere del Veneto perché si sono salvati dalla tragedia del bus precipitato martedi sera da un cavalcavia tra Mestre e Marghera. Tra i sopravvissuti anche Mariia, 25 anni, ucraina. Sul bus ci saliva tutte le sere, ma non quel martedì.
La storia della famiglia di Ferhat
Quel martedi sera c’era il match della Champions League tra il Manchester United e il Galatasaray. La squadra del cuore di Ferhat che voleva salire sul bus in partenza dal Tronchetto di Venezia alle 19.20 per arrivare al campeggio Hu Venezia Camping in town di Marghera, dove alloggiva con la famiglia. Il tempo per cenare e sistemarsi prima del fischio d’inizio delle ore 21. La moglie invece voleva mangiare la pizza a tutti i costi, e così convince il marito a camminare alla ricerca di una pizzeria. "Ero molto arrabbiato con lei" racconta Ferhat al Corriere del Veneto. Alla fine non trovando una pizzeria nei paraggi, Fehrat e la moglie decidono di tornare al campeggio, vanno alla fermata ma perdono la coincidenza, il pullman è già passato. Per due minuti di ritardo, sono salvi.
"Prendevo quella navetta tutte le sere, tranne quel martedi" racconta al Corriere del Veneto la 25enne ucraina Mariia che era a Venezia da circa una settimana. "La mia vacanza è finita martedì sera" proprio il giorno dell’incidente. Mariia è salva per pura coincidenza. "Non faccio che pensare a questa tragedia, mi sembra di rivedere i loro volti, immagino di essere io seduta dentro a quel bus" dichiara la giovane ucraina.