Avellino, strage bus su A16: condanna a 6 anni in appello a ex ad Aspi

Cronaca
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È ritenuto responsabile della strage stradale avvenuta sull'autostrada A16 la sera del 28 luglio 2013, a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino. L'autobus precipitò dal viadotto Acqualonga provocando quaranta morti  

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La seconda Corte di Appello di Napoli ha condannato a sei anni l'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci. E' ritenuto responsabile della strage stradale avvenuta sull'autostrada A16 la sera del 28 luglio 2013, a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino. L'autobus precipitò dal viadotto Acqualonga provocando quaranta morti.

La sentenza

Stessa pena anche per il direttore generale dell'epoca Riccardo Mollo e per i dipendenti di Aspi Massimo Giulio Fornaci e Marco Perna. Ridotta la pena a cinque anni per il dirigente di Aspi Nicola Spadavecchia e per il direttore di tronco di Aspi Paolo Berti. Tre anni per Gianluca De Franceschi, dirigente di Aspi e per i due dipendenti Gianni Marrone e Bruno Gerardi.

La vicenda giudiziaria

A gennaio del 2019 il giudice monocratico del Tribunale di Avellino aveva condannato il titolare della ditta di trasporti e proprietario del bus. Dodici anni di reclusione come aveva chiesto la Procura e ritenuto responsabile delle pessime condizioni del bus, immatricolato nel 1985 e con 800 mila km percorsi, e non aveva sottoposto l'automezzo a revisione.  L'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, nei cui confronti la Procura aveva chiesto 10 anni di reclusione, fu assolto, così come l'ex condirettore generale e alcuni dirigenti, oggi invece condannati in Corte d'Assise d'Appello. L'accusa sosteneva che le barriere contro cui il bus impattò avrebbero potuto reggere il colpo se i perni che le ancoravano al terreno non fossero stati corrosi dal sale che, in quel tratto dell'autostrada, fu impiegato per fronteggiare neve e ghiaccio.

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