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Aosta, drag queen leggerà un libro ai bambini in biblioteca: è scontro tra Lega e Arcigay

Cronaca
©Ansa

Il 30 settembre l'autore Francesco Pierri, nei panni della drag Cristina Prenestina, leggerà il suo libro 'Nino il T-rex' e guiderà bambini e bambine in un laboratorio creativo. Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale si oppone, Aosta Pride replica: "Le biblioteche sono luoghi di inclusione"

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Scontro in Valle d'Aosta tra Arcigay e Lega in vista di un evento dell'Aosta Pride week 2023. Il 30 settembre, nella biblioteca del quartiere Dora di Aosta, Francesco Pierri, nei panni della drag Cristina Prenestina, leggerà il suo libro 'Nino il T-rex' e guiderà bambini e bambine in un laboratorio creativo. Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Andrea Mafrin, in una interrogazione per la riunione dell'assemblea di domani parla di "una lettura di libri dedicati specificamente ai bambini da parte di una cosiddetta 'drag queen', ovvero, come definito dal vocabolario Treccani 'una persona di sesso maschile, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestita da donna, con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso'". Dato che "la biblioteca in questione risulta inserita nel Sistema bibliotecario valdostano", chiede se l'iniziativa "sia stata condivisa con l'assessore regionale competente ed eventualmente se sia stato richiesto di aderire e/o estendere l'evento".

Aosta Pride :"Le biblioteche sono spazi di inclusione"

Non è tardata ad arrivare la replica del comitato Aosta Pride, che spiega che il libro in questione è pubblicato da un editore "che combatte gli stereotipi e le violenze di genere" e Francesco Pierri è "oltre che un artista di talento, un assistente sociale che lavora per il Comune di Roma, e che si occupa quotidianamente di minori, consigliere dell'Ordine degli assistenti sociali del Lazio e che, addirittura, si è occupato di famiglie con minori sottoposti a provvedimento dell'Autorità giudiziaria minorile". Le biblioteche, sottolineano ancora, sono "spazi di inclusione" e "l'evento è su prenotazione: sono i genitori a iscrivere figli e figlie". Quindi "né il Comitato Aosta Pride né tantomeno Cristina Prenestina obbligheranno bambini e bambine a partecipare all'evento e crediamo che questo non debba preoccupare nessun politico", conclude l'Aosta Pride.  

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