Morto Giorgio Napolitano, i funerali di Stato martedì alle 11.30 nell'Aula della Camera

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Il presidente emerito della Repubblica si è spento il 22 settembre alla clinica Salvator Mundi al Gianicolo a Roma. La camera ardente al Senato apre domenica alle 10, alla presenza di Mattarella. Poi sarà accessibile a tutti dalle 11 alle 18 e lunedì 25 dalle 10 alle 16. Funerali martedì con cerimonia laica, per la prima volta nell’Aula di Montecitorio. Nato a Napoli il 29 giugno 1925, è stato uno storico dirigente del Pci, presidente della Camera e ministro degli Interni, oltre che capo dello Stato per due mandati

Giorgio Napolitano, tappe di una storia politica lunga 70 anni

L'ex presidente della Repubblica, scomparso il 22 settembre a 98 anni, è entrato per la prima volta alla Camera nel 1953 e la sua storia politica ha seguito e a tratti segnato le vicende del nostro Paese. La fotostoria

Giorgio Napolitano

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Casini: "Da Dc condividevo stelle polari Nato e Ue"

"Nella fase in cui era un leader riformista del Pci io ero troppo giovane e senza ruoli formali per poter avere un rapporto diretto con lui. Ma da democristiano ho sempre condiviso quelle che furono le sue stelle polari: l'Alleanza atlantica e l'Unione europea". Così al Messaggero l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. 

Occhetto: se ne va un politico di prim'ordine

Il presidente Giorgio Napolitano è stato un politico "di prim'ordine. Uno dei più significativi esponenti della Prima Repubblica". "Se ne va un compagno di tante battaglie". Achille Occhetto lo dice a la Repubblica, ricordando la "sincera commozione" dell'ex capo dello Stato "quando immediatamente dopo la prima elezione lo chiamai per congratularmi. Malgrado le molteplici occasioni di disaccordo, i nostri rapporti sono sempre stati civili e spesso affettuosi". "Mai le nostre divergenze sono sfociate in astio personale", chiarisce Occhetto e sottolinea "la funzione di convinto europeista ante litteram" di Napolitano.

Monti: esigente con sé stesso e con gli altri

"Uomo esigente con sé stesso e con gli altri". Mario Monti ricorda così Giorgio Napolitano, l'ex Capo dello Stato scomparso ieri che lo nominò senatore a vita prima di affidargli l'incarico di formare un governo tecnico. La chiamata dal Colle, dice al Corriere ella Sera, "non mi sorprese, anche se mi vedevo caricato di un incarico estremamente problematico, dopo mesi di speculazioni giornalistiche. Non pensai neanche per attimo di sottrarmi, come mi era successo altre volte. Persino mia moglie, sempre estremamente riluttante ai miei impegni vicini alla politica,

quella volta mi consigliò subito di rispondere al presidente

Napolitano con un sì convinto". 

Colonna: "Condoglianze a famiglia e popolo italiano"

Il ricordo della ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ex ambasciatrice a Roma


Blinken: "Statista che ha dedicato vita a democrazia e unità europea"

"Mi unisco al popolo italiano e al mondo nel lutto per la perdita dell’ex presidente Giorgio Napolitano, uno statista che ha dedicato la sua vita alla democrazia, ai diritti umani e all’unità europea". Così, su X, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha reso omaggio al presidente emerito, esprimendo le sue "più sentite condoglianze alla famiglia e al popolo italiano"

Rintocchi di campana a morte a Stromboli

I rintocchi della campana a morte per Giorgio Napolitano sono risuonati ieri a Stromboli, l'isola delle Eolie in cui il presidente emerito della Repubblica amava trascorrere le vacanze insieme con la moglie Clio. Napolitano frequentava Stromboli da quando aveva 14 anni, in particolare la spiaggia di Piscità al largo della quale lo si vedeva fare lunghe nuotate. Alloggiava, raccontano alcuni dei residenti, all'hotel Sciara, e si faceva vedere spesso nella piccola libreria dell'isola

Cespi: "Una grave perdita per l'Italia"

Il CeSPI ricorda "con affetto e profonda gratitudine il Presidente Giorgio Napolitano, che ha dato un contributo essenziale alla nascita e allo sviluppo dell'istituto. E' stato infatti tra i fondatori del CeSPI, nel 1978, con la missione di contribuire al rinnovamento della cultura e della visione internazionale della sinistra italiana e di sviluppare un dialogo costruttivo con la sinistra europea e il mondo democratico americano, puntando a costruire la reciproca conoscenza e ad individuare le basi di un'azione comune su temi vitali come quelli della sicurezza", si legge in una nota. "Con il suo spirito critico, il suo rigore, la sua ampia conoscenza delle dinamiche internazionali, la sua forte capacità di dialogo e di mediazione - prosegue la nota - ha sempre sostenuto e accompagnato l'attività del CeSPI, incoraggiandolo a dare un contributo originale alla ricerca sui temi della cooperazione internazionale per promuovere la pace e lo sviluppo, in un orizzonte saldamente europeista. Nel 2017, per ricordare il ruolo fondamentale avuto nello sviluppo dell'istituto e per ringraziarlo per la sua vicinanza, il CeSPI gli aveva conferito il titolo di socio ad honorem. La sua scomparsa è una grave perdita per l'Italia, ma la sua preziosa eredità continuerà a ispirare e guidare il nostro lavoro e la nostra ambizione di contribuire al dibattito sul futuro della politica estera italiana"

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