Giorgio Napolitano, restano critiche le condizioni dell’ex presidente della Repubblica

Cronaca
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Ore d’ansia per l’ex capo dello Stato, che ha compiuto 98 anni lo scorso giugno: ricoverato da circa 4 mesi in una clinica di Roma, le sue condizioni - già critiche - sarebbero peggiorate ancora di più negli ultimi giorni. Il Papa: "Che abbia conforto, questo servitore della patria"

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Sono ore di ansia per l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il presidente emerito della Repubblica, che ha compiuto 98 anni lo scorso giugno, è ricoverato da tempo in una clinica di Roma: le sue condizioni, già critiche, sarebbero peggiorate ancora di più negli ultimi giorni. "Vi esorto a un pensiero per il presidente Napolitano, che è in gravi condizioni di salute. Che lui abbia conforto, questo servitore della patria", ha detto il Papa al termine dell'udienza generale.

Le condizioni di Napolitano

Napolitano è ricoverato da circa 4 mesi nella clinica romana Salvator Mundi. Il senatore a vita, da quanto è emerso nelle scorse ore, non sarebbe più collegato alle macchine che lo aiutavano anche nella respirazione, ma il suo cuore continua a battere con regolarità. Davanti ai cancelli della clinica di Monteverde Vecchio ci sono giornalisti e forze dell’ordine. Per disposizione della famiglia, l'accesso ai cronisti all'interno dell'edificio è stato interdetto. Accanto a Giorgio Napolitano ci sono i suoi parenti, in particolare il figlio Giulio e la moglie Clio, 89 anni. Vicino al presidente emerito anche il suo consigliere per la comunicazione, Gianni Matteoli.

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I problemi di salute

Napolitano era stato operato all'addome all'ospedale Spallanzani di Roma il 21 maggio del 2022. Era la seconda operazione alla quale l’ex capo dello Stato si era sottoposto da quando aveva lasciato il Quirinale, all'inizio del 2015, dopo due anni dall'inizio del secondo mandato. Il 24 aprile del 2018, nove giorni dopo aver parlato con il presidente delle Repubblica Sergio Mattarella durante le consultazioni avviate dopo le elezioni, era stato infatti ricoverato al San Camillo per un improvviso malore: qui aveva subito un complicato intervento all'aorta. Dimesso il 22 maggio, da allora Napolitano ha diradato la sua presenza fisica a Palazzo Madama, dove aveva aderito al Gruppo delle Autonomie, pur continuando a seguire con attenzione la vita politica. Nel 2021 ad esempio, non potendo essere presente al dibattito sulla fiducia del nuovo governo per ragioni di salute, ha dato il suo "convinto appoggio" per la scelta di Mario Draghi a Palazzo Chigi.

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