16enne morì fulminata nella vasca da bagno, il caricabatterie era difettoso: 5 indagati

Cronaca
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Le indagini sulla morte di Maria Antonietta Cutillo, deceduta lo scorso maggio a Montefalcione, in provincia di Avellino, hanno appurato un difetto nel cavo poi finito nella vasca da bagno. I carabinieri hanno sequestrato un gran numero di caricabatterie di fabbricazione cinese e indagato 5 imprenditori

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Svolta nelle indagini sulla morte di Maria Antonietta Cutillo, deceduta lo scorso maggio a Montefalcione, in provincia di Avellino, dopo essere rimasta fulminata nella vasca da bagno a seguito della caduta nell’acqua di un cavo Usb. Il gip ha infatti disposto il sequestro di un gran numero di caricabatterie di fabbricazione cinese, allo stato risultati non conformi agli standard di fabbricazione comunitari e pertanto potenzialmente pericolosi. Cinque imprenditori sono inoltre stati iscritti nel registro degli indagati. I sequestri sono avvenuti a Calenzano e Sesto Fiorentino in provincia di Firenze, Pontedera in provincia di Pisa e Trezzano sul Naviglio in provincia di Milano. Coinvolti cinque imprenditori operanti in Toscana e in Lombardia, quattro dei quali di origine cinese.

Il caricabatterie difettoso

Le indagini relative alla morte della ragazza hanno accertato l'esistenza nella tipologia di caricabatterie utilizzata dall'adolescente difetti di fabbricazione di uno dei componenti interni. Più precisamente il condensatore ceramico a disco di questo particolare prodotto di importazione cinese, dopo essere stato sottoposto ad accertamenti tecnici non ripetibili, avrebbe mostrato difetti riconducibili alla scarsa qualità tecnica del materiale con il quale tali dispositivi sono realizzati. Secondo il giudizio del Racis, laddove il condensatore interno del caricabatterie fosse stato costruito impiegando componenti elettrici in armonia con i criteri tecnici previsti dal decreto legislativo 86/2016, l'evento letale ovvero la scarica che causò la morte della ragazza, non si sarebbe verificata. I dispositivi sequestrati inoltre sono risultati privi di foglio di istruzioni d'uso, delle avvertenze di sicurezza e dichiarazioni di conformità "Ce", così come della marcatura di "classe Y" che le norme tecniche richiedono per i dispositivi elettronici di tale specie.

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