La salma è stata spostata con manovre di corda fino al punto in cui l'elisoccorso de L'Aquila ha potuto procedere al recupero con una lunga verricellata
Si sono concluse le operazioni di recupero dell'escursionista precipitato sul sentiero del centenario, sul Gran Sasso, il cui corpo è stato individuato nella tarda serata di ieri dai tecnici della stazione aquilana del Corpo Nazionale Soccorso alpino e speleologico. Lo rende noto lo stesso Cnsas. Una volta raggiunto il punto, il medico del soccorso alpino non ha potuto far altro che constatare il decesso. Con le prime ore del giorno sono riprese le operazioni di recupero, rese complicate dal fondo estremamente friabile: la salma è stata spostata con manovre di corda fino al punto in cui l'elisoccorso de L'Aquila ha potuto procedere al recupero con una lunga verricellata. (LA MORTE DELL'ALPINISTA ROMANO - L'ESCURSIONISTA TEDESCO MORTO IN TRENTINO)
La ricostruzione dei fatti
Le ricerche si erano concentrate sul sentiero del centenario e il corpo è stato individuato e raggiunto lungo uno dei valloni che affacciano sul versante teramano. Secondo una prima ricostruzione, il 66enne è precipitato in un canalone dopo aver percorso un tratto impegnativo di Vado di Corno. Al momento dell'incidente l'escursionista era da solo.