Il presidente della Regione Campania torna sui fatti del Parco Verde: "A Caivano lo Stato non esiste, serve uno stato d'assedio come nei luoghi di guerra"
Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, quest'oggi ha parlato dei fatti relativi alle violenze subite da due cuginette al Parco Verde di Caivano, comune in provincia di Napoli: "Caivano è un inferno in terra, bisogna istituire uno stato d'assedio vero e proprio militare. È un'espressione forte - ha continuato il Presidente della Campania - ma non riesco a trovarne un'altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, nonostante l'impegno di forze dell'ordine estremamente limitate. Serve uno stato d'assedio come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere che per un anno bisogna togliere l'aria ai delinquenti che trafficano in droga".
De Luca: "Solidarietà pelose per me insopportabili"
"Caivano è l'inferno in terra - ha ribadito ancora De Luca rispondendo a margine di una conferenza stampa - ma questo lo sapevamo già da quando hanno scaraventato dall'ultimo piano la piccola Fortuna dopo averla violentata. Anche allora è passata la prima ondata di emozioni, per questo non ho voluto neanche parlarne in questi giorni. Sono stato in silenzio per alcuni giorni per non unirmi al coro delle solidarietà pelose che sono diventate per me insopportabili. Avremo domani mattina un incontro con il commissario di governo al comune di Caivano e con i dirigenti scolastici per mettere a punto un ulteriore programma di intervento su Caivano, avendo la Regione Campania fatto da supplenza ad altre istituzioni. Ricordo che le due istituzioni competenti sui problemi di Caivano sono il Comune e il Governo nazionale dal punto di vista della sicurezza".