"Siamo nella più grande emergenza mai vissuta", ha detto il delegato dell'Anci sull'immigrazione, Matteo Biffoni, parlando si cosa sta succedendo nelle città italiane in merito all'accoglienza, in particolare per quella dei minori
"Siamo sull'orlo del tracollo", non ha mezze misure il delegato dell'Anci sull'immigrazione Matteo Biffoni per descrivere cosa sta succedendo nelle varie città italiane in merito all'accoglienza dei migranti e in particolar modo per quella che riguarda i minori. Per Biffoni "c'è un perverso meccanismo politico perché questo è il governo del 'niente sbarchi' ma fuori dalla propaganda elettorale, perché loro hanno promesso questo, adesso sono in difficoltà".
La gestione dei migranti
A maggio il prefetto Valerio Valenti, commissario all'emergenza migranti aveva annunciato proprio sui minori stranieri non accompagnati di voler attivare strutture di prima accoglienza con prestazioni ridotte all'essenziale, con massimo 50 posti, per poter calmierare l'accoglienza sul territorio e consentire ai sindaci di avere il tempo per trovare i posti nel sistema Sai. Ma da allora, come spiega lo stesso Biffoni non è successo nulla ad eccezione di un incontro a dicembre con il ministro dell'Interno Piantedosi e il 4 agosto una convocazione. "Siamo nella più grande emergenza mai vissuta" lamenta Biffoni. Il piano del Viminale è rimasto lo stesso dei mesi scorsi ed è quello ampliare la rete degli hotspot per gestire in maniera ordinata la prima fase dell'accoglienza e avere più tempo per redistribuire i migranti nelle regioni. Contemporaneamente, si punta ad accelerare le procedure di asilo, come previsto dal decreto Cutro, e soprattutto a velocizzare i rimpatri, anche se questo continua a dipendere dai paesi di origine dei migranti.
approfondimento
Lega condannata in Cassazione per cartelli contro i clandestini
La situazione nei comuni
La situazione resta dunque esplosiva: a Bologna ad esempio il Comune si trova con 510 minori stranieri non accompagnati "per arrivi spontanei, ma anche per invii che stanno arrivando dal governo. Noi abbiamo finito tutte le possibilità e serve che il governo metta in campo delle strutture" ha denunciato l'assessore al welfare Luca Rizzo Nervo. Ed è lunga la lista dei sindaci che in questi ultimi tempi hanno lanciato grida di allarme e critiche. Per il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingare "si riversa sui territori il dramma di una politica dell'accoglienza sbagliata e superficiale, enfatizzando o negando perfino l'evidenza a fasi alterne, di una emergenza nazionale ed internazionale". Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi nei giorni scorsi ha denunciato un rischio sanitario tale da imporgli di firmare una ordinanza urgente di sgombero per la parrocchia di Vicofaro, nei cui locali da tempo don Massimo Biancalani accoglie decine di migranti. Per non parlare della situazione dei migranti in Sicilia definita dall'eurodeputato catanese Dino Giarrusso "una offesa alla dignità delle persone" dopo aver visitato l'area sbarchi di Porto Empedocle nel centro di preidentificazione.
approfondimento
Migranti, ancora sbarchi a Lampedusa: 462 persone in 24 ore
Gli sbarchi a Lampedusa: arrivi e trasferimenti
Sono 2.427 i migranti, fra cui 228 minori non accompagnati, ospiti dell'hotspot di Lampedusa dove, durante la notte, a partire da mezzanotte, ci sono stati 6 sbarchi. Fra i natanti soccorsi o agganciati, nelle acque antistanti all'isola, anche una barca di legno di 10 metri con a bordo 133 bengalesi, egiziani, eritrei, etiopi, libici, siriani e somali. Il gruppo, fra cui 17 donne e 6 minori, ha riferito ai militari della motovedetta Corrias della Guardia di finanza, che hanno sequestrato l'imbarcazione, di essere partito da Sabratha in Libia e d'aver pagato da 5mila a 15mila dinari libici. Ieri, sull'isola, c'erano stati 19 sbarchi con un totale di 638 persone. L'ultimo approdo, prima di mezzanotte, è avvenuto direttamente sulla terraferma: a sbarcare a molo Madonnina sono stati 12 tunisini, fra cui un minore, che partiti da Djerba sono riusciti ad arrivare a destinazione, pagando 6mila dinari tunisini, con un barchino di 5 metri. Altre 4 imbarcazioni sono approdate nel corso della mattinata direttamente sull'isola. La Prefettura di Agrigento, per oggi, ha disposto il trasferimento di complessivi 1.100 migranti: 450 verranno trasferiti in mattinata con il traghetto di linea Galaxy e 230, in serata, con il Cossyra che faranno rotta verso Porto Empedocle, 420 invece con la nave Lampedusa andranno invece a Trapani.