Il tunnel autostradale resterà chiuso per 15 settimane, dal 4 settembre al 18 dicembre 2023. Un cambio della viabilità che si prevede avrà un forte impatto sul traffico
A causa dei lavori per il rifacimento di due tratti della volta della galleria, il traforo del Monte Bianco resterà chiuso per 15 settimane, dal 4 settembre al 18 dicembre 2023. Un cambio della viabilità che si prevede avrà un forte impatto sul traffico, contando che il traforo è attraversato in media da 5.250 veicoli al giorno, 3.600 tra auto e moto e 1.650 camion.
I lavori
Inaugurato nel 1965, il traforo del Monte Bianco collega Courmayeur, in Valle d'Aosta, a Chamonix, nel dipartimento francese dell'Alta Savoia. I lavori di ristrutturazione si svolgeranno a circa due chilometri dall'ingresso del traforo, lato francese, in un tratto di 300 metri. Sarà oggetto di lavori anche un analogo tratto in territorio italiano. Sarà rifatta la volta, fresato il cemento che c'è attualmente e rimesso un altro tipo di cemento, anche sulle porzioni laterali del tunnel. "Ci sarà una scarnificazione di 40 centimetri della volta del traforo, e abbiamo previsto di rifare una copertura nuova, di 40 centimetri, per potere elaborare delle soluzioni per il futuro, perché nel futuro sappiamo che sarà necessario rifare tutta la volta del traforo", ha spiegato a Sky TG24 Cédric Petitcollin del Dipartimento tecnico del traforo del Monte Bianco. Alla domanda su dove si sposterà il traffico durante la chiusura, Petitcollin ha risposto che "nel 2022 abbiamo chiuso il traforo tre settimane per rifare l'asfalto e durante questa chiusura abbiamo visto che il 90% dei veicoli pesanti sono passati al tunnel del Frejus. C'è una ripartizione per i veicoli leggeri tra il Frejus e il traforo del Gran San Bernardo".
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Il traffico
Conti alla mano, dal 4 settembre prossimo si riverseranno al traforo del Frejus, che inaugurerà la seconda canna a inizio 2024, circa 4.500 veicoli al giorno. Sarà di fatto raddoppiato l'attuale traffico, che approderà sugli 80 chilometri della A32, la Torino-Bardonecchia, attualmente interessata da un numero eccezionale di cantieri. "I cantieri in A32 sono tutti obbligatori, perché sono tutti nel rispetto di quelle che sono le leggi che ci chiedono di fare questi lavori - ha affermato a Sky TG24 Salvatore Sergi, direttore di Esercizio Sitaf Frejus e A32 -. Tuttavia, entro la fine del mese di agosto, i primi di settembre e nel mese di settembre ridurremo notevolmente tutti i cantieri presenti. In questo momento abbiamo circa 19 chilometri di cantiere in estensione in salita, quindi da Torino a Bardonecchia. Ridurremo almeno della metà. Mentre in discesa, che sono 8 chilometri, più o meno, li azzereremo".
Inoltre, c'è anche un'altra preoccupazione, perché tutto il traffico in più, tir compresi, attraverso la A32 sfocerà sulla tangenziale di Torino, già al collasso nelle ore di punta. Ativa, la società che la gestisce, ha fatto sapere che per attutire l'impatto di questo 20% in più di veicoli, saranno rimodulati tutti i cantieri. Quelli principali sono stati anticipati e per l'inizio di settembre, in concomitanza della chiusura del traforo del Bianco, saranno chiusi. Così, sulla tangenziale di Torino, saranno disponibili sempre almeno due corsie per senso di marcia.