Incendi, le news: roghi in Sicilia, Calabria e Salento. Quattro vittime

©Ansa

Mentre il Nord è alle prese con i danni causati dal maltempo, il Meridione è colpito dagli incendi. Nel Palermitano una donna di 88 anni è deceduta perché i sanitari del 118, a causa delle fiamme, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso, e altre due vittime sono state trovate a Cinisi. Nel Reggino un 98enne è morto quando le fiamme hanno raggiunto la sua abitazione in campagna. Brucia la zona a ridosso della spiaggia di San Cataldo, a Lecce, e circa 2mila persone sono state evacuate da alberghi a Vieste

in evidenza

È emergenza incendi nel Sud Italia, mentre le regioni settentrionali sono alle prese con la conta dei danni dopo la violenta ondata di maltempo della scorsa notte. Roghi sono divampati in Sicilia, Calabria e Salento, complici i venti e le alte temperature che ancora si registrano. Nel Palermitano una donna di 88 anni è deceduta perché i sanitari del 118, a causa delle fiamme, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. I corpi di due anziani sono stati trovati in una casupola a Cinisi. Un vasto rogo è scoppiato a San Nicolò, frazione di Aci Catena, nel Catanese. Il presidente della regione Sicilia, Renato Schifani, ha annunciato: "Chiederemo al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza". Nel Reggino un 98enne è morto quando le fiamme hanno raggiunto l'abitazione in campagna in cui viveva. Brucia anche il Salento e la zona a ridosso della spiaggia di San Cataldo, a Lecce, dove per precauzione sono stati evacuati un centinaio di bagnanti e le auto parcheggiate in zona. Circa 2mila persone sono state invece evacuate da tre hotel di Vieste. Un rogo è divampato anche in Abruzzo, sul Monte Morrone, nella frazione Bagnaturo di Pratola Peligna.


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Il liveblog finisce qui

Per tutti gli aggiornamenti segui il nuovo live di mercoledì 26 luglio

Abruzzo, si lavora per spegnere l'incendio sul Monte Morrone

Circa 50 squadre tra vigili del fuoco, protezione civile, unità specifiche del parco Majella sono state impegnate nel pomeriggio per gestire il vasto rogo divampato in località Bagnaturo di Pratola Peligna sul Monte Morrona, in Abruzzo. Il punto di innesco sarebbe stato individuato nei pressi di un'ex cava. Le fiamme si estendono per circa 2,5 chilometri di lunghezza e sono state alimentate dal forte vento. Per le operazioni di spegnimento è stato finora impiegato un solo elicottero che ha effettuato circa venti sganci d'acqua. Nella giornata di domani dovrebbe arrivare l'Erikson più i canadair che sono stati dirottati per gestire l'emergenza in Sicilia. Nel frattempo i comuni di Sulmona e Pratola Peligna hanno attivato il centro operativo comunale. È stato allertato il nono reggimento alpini per gli interventi da terra. Al momento tutti i punti sensibili sono presidiati. Le operazioni inizieranno di nuovo domani mattina alle 5.30 con l'operatività dei mezzi di soccorso sia da terra che dall'alto. La strada di San Pietro sarà preclusa al traffico, eccezion fatta per i residenti. Così come sarà chiusa la strada per salire al cimitero di Bagnaturo dove verranno allocate le cisterne di acqua e garantire una più facile e tempestiva presa agli elicotteri.

Il caldo record al Sud ha le ore contate? Le previsioni meteo per la fine di luglio

Dopo il maltempo che si è abbattuto sulle regioni settentrionali e le giornate roventi che hanno caratterizzato il resto del Paese, su tutta la Penisola arriva un’attesa rinfrescata (ma i gradi torneranno leggermente a salire, specie al Meridione, domenica 30 luglio). LEGGI L'ARTICOLO

Una foto delle nuvole di fumo sulla Sicilia ripresa dal satellite Copernicus

Una foto della Sicilia ripresa dal satellite Copernicus

©Ansa

Provenzano: "Chiesta informativa a Musumeci su caos in Sicilia"

"La Sicilia brucia e piangiamo le vittime. Purtroppo non è un fenomeno inatteso o straordinario, come afferma la destra siciliana, perché arriva dopo il disastro degli incendi dell'anno scorso. Ed è il segno della mancata prevenzione, dell'incuria nella gestione del territorio, di un'isola senza governo. Un dramma che arriva dopo giorni di trasporti allo sbando. Ecco perché come Partito democratico abbiamo chiesto un'informativa urgente al Ministro Musumeci e chiediamo al Ministro Salvini di rispondere sul disagio dei voli. Non è tempo di polemica, ma la Sicilia nel caos è un'emergenza nazionale e il governo deve assumersi la responsabilità". Lo ha detto il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Peppe Provenzano, conversando con i cronisti alla Camera.

Fiamme vicino al santuario di Tindari nel Messinese

Un incendio sta lambendo nel Messinese il territorio di Oliveri, la statale 113 in direzione Tindari e l'autostrada. Il fuoco è vicino al Santuario di Tindari e il fumo avvolge la Chiesa. L'attività del centro di protezione civile attivo in Prefettura monitora in particolare le operazioni antincendio nelle zone Annunziata, Curcuraci, Faro Superiore, Tono, Castanea e Masse a Messina dove l'Enel ha risolto le criticità alla linea elettrica. In corso le operazioni di evacuazioni ad opera della Capitaneria di Porto nelle località Tono e Casabianca e dalla Capitaneria di Milazzo con trasbordo dai laghetti di Marinello a Portorosa con moto d'acqua forniti dai vigili del fuoco e motovedette.

Musumeci: "Serve responsabilità a partire dal cittadino"

"È un'Italia spaccata in due e questo è il risultato di uno sconvolgimento climatico del quale non abbiamo forse preso ancora consapevolezza. Il cambiamento è iniziato già 15 anni fa e oggi produce i suoi effetti tanto al Centro Sud quanto al Nord. C'è un problema culturale ma c'è anche un problema che investe tutte le istituzioni , pubbliche e private. Dobbiamo adattare ogni nostri intervento sul territorio a un contesto di tropicalizzazione che purtroppo stiamo tristemente conoscendo. Continueremo a contare e a piangere morti se non ci attrezziamo a cominciare dal cittadino, che deve fare il proprio mestiere improntato al proprio senso di responsabilità, per continuare poi con i Comuni, le Province, le Regioni e il governo nazionale", ha detto il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, al Tg1. "In alcune parti della Sicilia sarebbero stati trovati degli inneschi e questo potrebbe essere attribuito a piromani e quindi a incendi di origine dolosa: non sarebbe la prima volta e non soltanto in Sicilia. Ma serve anche un nuovo concetto di manutenzione perché una campagna abbandonata diventa facile alimento per le fiamme", ha aggiunto Musumeci.

Musumeci: "La flotta europea di Canadair è insufficiente"

"Vorrei rivolgere un appello a Bruxelles, ma lo formalizzeremo proprio nella giornata di domani: la flotta dei Canadair dell'Europa è una flotta assolutamente insufficiente. Noi non possiamo ogni volta mendicare l'arrivo di un veicolo anfibio. Abbiamo bisogno di potenziare la flotta europea", ha detto il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, al Tg1.

Il convento di Santa Maria di Gesù a Palermo danneggiato dagli incendi

Il convento di Santa Maria di Gesù a Palermo danneggiato dagli incendi

©Ansa

I vigili del fuco di Pistoia e Lucca in viaggio per la Puglia

Cinque vigili del fuoco del comando provinciale di Pistoia insieme ai colleghi del comando di Lucca sono in questo momento in viaggio verso la provincia di Lecce in supporto ai colleghi di quella provincia da giorni impegnati su diversi fronti di incendio. Lo rende noto il comando provinciale di Pistoia, spiegando che "la squadra oltre ad un'autobotte per il supporto idrico è dotata di un mezzo leggero con modulo antincendio dotato di serbatoio della capacità di 400 litri d'acqua e un carrello dotato di attrezzatura manuale per l'intervento a terra". La missione, si spiega, durerà alcuni giorni.

Schifani: "Forse mano criminale nel rogo nel parco di Segesta"

"Le fiamme non hanno risparmiato neppure il Parco archeologico di Segesta. Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi - ha fatto sapere il governatore siciliano Renato Schifani - Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l'incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Mi auguro che si possa risalire al più presto ai responsabili".

Incendi in Puglia, Emiliano: "C'è la massima attenzione"

I volontari della protezione civile della Puglia, insieme alle squadre Arif, sono impegnati al fianco dei vigili del fuoco nella gestione degli incendi che sono divampati sul Gargano e nel Salento, a San Cataldo. "La nostra attenzione - afferma il governatore pugliese Michele Emiliano - è massima, la Regione Puglia con la sua protezione civile è presente sul territorio con decine di volontari per portare avanti le operazioni antincendio e di messa in sicurezza della popolazione". La sala operativa della protezione civile regionale sta seguendo tutte le operazioni di spegnimento. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, impegnato a Roma per motivi istituzionali, è in costante collegamento con la sala operativa, i prefetti e i sindaci e con il capo dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio al quale ha richiesto l'immediato invio di uomini e mezzi aerei.

Incendi, 34 richieste di intervento per la flotta aerea di Stato

Gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, sono stati impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra. Secondo i dati disponibili alle 19, sono 34 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro operativo aereo unificato del Dipartimento, di cui 14 dalla Sicilia, 12 dalla Calabria, 4 dalla Sardegna, 3 dalla Puglia e una dall'Abruzzo. "L'intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi, reso in alcune situazioni particolarmente difficile dalla presenza di venti molto forti - informa la Protezione civile - ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 13 roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza".

Verso lo stato di emergenza in 5 regioni

Verso la dichiarazione dello stato di emergenza per Lombardia, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, colpite dagli eventi estremi di questi giorni, tra nubifragi al Nord ed incendi al Sud. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci - che ha avuto contatti telefonici con i governatori delle regioni interessate - riferirà domani in Consiglio dei ministri sulla situazione. "Si verificherà la sussistenza dei parametri, quindi delle condizioni di calamità e, su mia proposta, si delibererà l'emergenza", ha detto Musumeci.

Cadaveri carbonizzati nel Palermitano, sono due anziani

I due corpi carbonizzati trovati in una casa  vicino a Cinisi sono di Salvatore Cometa, 78 anni e Teresa Monastero, 76. I due sarebbero stati raggiunti dal fuoco e non avrebbero avuto scampo.

I resti dell'abitazione in campagna in cui viveva un uomo di 98 anni morto a causa degli incendi nella zona collinare a ridosso di Reggio Calabria

I resti dell'abitazione in campagna in cui viveva un uomo di 98 anni morto a causa degli incendi nella zona collinare a ridosso di Reggio Calabria

©Ansa

Sicilia, le Madonie bruciano: tanti roghi e gravi danni

In Sicilia le Madonie sono strette dall'emergenza degli incendi. Da Petralia Soprana a Gratteri, passando per Isnello e Aliminusa, le fiamme stanno divorando ettari di bosco, stanno devastando la zona di Gibilmanna e minacciano di arrivare fino a Cefalù. Proprio da Cefalù è partito la notte scorsa l'allarme per un fronte di fuoco che, divampato a Pianetti nella zona di Gratteri, si è subito allargato perché spinto e alimentato dal forte vento. I vigili del fuoco, le squadre antincendio della Protezione civile e gli uomini della forestale hanno operato con grande difficoltà. Più volte il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, ha chiesto alla Prefettura di Palermo l'invio di un canadair ma per l'intera giornata hanno operato sette mezzi aerei, impegnati soprattutto a contenere i fuochi che hanno circondato Palermo e lambito l'aeroporto Falcone e Borsellino. Soltanto nel tardo pomeriggio un Canadair ha cominciato a operare tra Gratteri e Gibilmanna. Il fronte partito da Gratteri ha preso due direzioni. In alto ha puntato su Isnello, dove è stato fermato dopo avere creato un'alta colonna di fumo visibile anche da Castelbuono, e in basso si è orientato verso Cefalù unendo le contrade Ferla e Carbonara. "Per tutta la notte e l'intera giornata - ha detto il sindaco Tumminello - in quest'area hanno operato solo le squadre locali che hanno lavorato con gravi difficoltà anche per raggiungere i punti critici dell'incendio". Un altro vasto rogo è divampato in contrada Raffo vicino alle miniere di salgemma di Petralia Soprana. Anche qui il fronte ha preso due direzioni: una verso la contrada Equila e l'altra verso la contrada Peri. Da qui le fiamme sono arrivate fino alla statale 120. Poi si sono allargate verso Gangi. Grave la situazione anche ad Aliminusa, Alimena e Cerda dove le fiamme hanno distrutto il bosco e la montagna sovrastante e si sono avvicinate alle case creando momenti di panico.

Incendio a Segesta, fiamme lambiscono il tempio del Parco archeologico

Gli incendi che stanno sconvolgendo la Sicilia non risparmiano neanche Segesta e il suo parco archeologico, dove si sono verificati danni al punto ristoro e alla zona souvenir ma anche nell'area in cui si trova l'antiquarium del parco, dove le fiamme hanno distrutto i servizi igienici. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

Incendi da Trapani a Messina

In Sicilia gli incendi non risparmiano nessuna provincia. Fiamme hanno lambito il tempio ellenico di Segesta (Tp), il punto di ristoro e la zona souvenir del parco archeologico sono andati in fumo; 28 turisti sono fuggiti dal villaggio di Calampiso a San Vito Lo Capo (Tp), avvolto da un grosso rogo e sono stati soccorsi con dei gommoni privati e poi portati in salvo dalle motovedette della capitaneria di porto. A Santo Stefano di Camastra (Me) cinque famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie case. Un'intera concessionaria a Isola delle Femmine (Pa) è stata distrutta dalle fiamme, decine di auto sono diventata carcasse annerite. A Pantelleria, come in altre aree della Sicilia, sono entrati in azione canadair ed elicotteri, a Ustica aliscafi e traghetti sono rimasti in porto per il mare grosso. Ad Aci Catena (Ct), nella frazione di San Nicolò, è andata in fiamme una vasta area a verde, il rogo ha coinvolto una villetta e distrutto palme e minacciato una scuola. Sgomberate alcune case per precauzione e anche alcuni B&b con turisti scesi in strada. A Taormina (Me) il fuoco sta bruciando l'area dove doveva sorgere un campo da golf, a ridosso del centro abitato di Trappitello, a Siracusa sgomberate case e hotel.

Villeggianti evacuati Salento, fiamme su case e auto

A San Cataldo è in corso una grossa operazione di evacuazione via terra di 50 bagnanti ospiti di lido Ponticelli. Le fiamme si sono estese anche verso la città: operazioni di spegnimento sono in corso all'altezza del poligono di tiro Principe di Piemonte e su una spiaggia per nudisti, per la cui evacuazione sono al lavoro i militari dell'esercito.

Cronaca: i più letti