Incendio aeroporto Catania, i consigli delle associazioni per voli spostati e rimborsi
Solo poche ore dopo la fine dello sciopero del 15 luglio, le fiamme che hanno colpito lo scalo siciliano hanno rimesso a dura prova la macchina del trasporto aereo italiano. Secondo i calcoli di ItaliaRimborso, sono 120mila i passeggeri su cui l'incendio ha avuto ripercussioni. Dal pagamento delle spese extra per raggiungere la meta prefissata agli eventuali risarcimenti: ecco come comportarsi secondo le sigle a tutela dei cittadini
Solo poche ore dopo la fine dei disagi per lo sciopero di sabato 15 luglio, il rogo all’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Fontanarossa a Catania – scoppiato nella notte tra il 16 e il 17 luglio - ha rimesso a dura prova la macchina del trasporto aereo italiano. E riparte la trafila dei voli riprotetti e delle richieste di rimborso
Incendio all'aeroporto di Catania, al Terminal C operativi due voli all'ora
L’incendio allo scalo catanese ha bloccato il traffico di uno degli snodi più importanti del Sud Italia durante le vacanze estive. A seguito del vertice che si è tenuto tra il Prefetto di Catania, l'Enac e la Sac, la società di gestione dell'aeroporto, è stato deciso di far ripartire soltanto due voli all’ora dal Terminal C, con la prospettiva di incrementarli via via. Ma l’aeroporto non dovrebbe riprendere la piena operatività prima delle 14 di domani, 19 luglio
Le foto dell'incendio
Secondo i calcoli di ItaliaRimborso, fatti su richiesta dell’Ansa, contando le partenze e gli arrivi previsti per il 17, il 18 e il 19 luglio, l'incendio ha messo a rischio gli spostamenti di 120mila i passeggeri. E dalle associazioni a tutela dei passeggeri arrivano diversi consigli su come minimizzare i danni
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"Nonostante il vettore aereo non sia responsabile dei pesanti disservizi, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri, secondo il Regolamento 261 del 2004 è previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assistere il passeggero. Si hanno due anni per fare richiesta", spiega ad esempio il Ceo di ItaliaRimborso, Felice D'Angelo
E mentre il Codacons consiglia di conservare "tutte le ricevute delle spese extra sostenute, ai fini dei dovuti rimborsi", Federconsumatori fa notare che – se nelle prossime ore emergesse “una colpa della società di gestione” riguardo all’incendio - si potrebbe anche “ipotizzare una responsabilità extracontrattuale della stessa”. I passeggeri che hanno subito danni “potrebbero chiedere risarcimenti”
"Al di là della eccezionalità della situazione, stiamo vedendo ancora una volta tutti i limiti delle compagnie aeree sul fronte dell'assistenza ai passeggeri”, ha osservato Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto, Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio
Milani parla di utenti che “sono stati abbandonati nell'organizzazione degli spostamenti da uno scalo all'altro nei casi di riprotezione, salvo poi eventualmente accordare i rimborsi”
Altre difficoltà, ha aggiunto, sono state causate dai “call center dei vettori in tilt” e dal fatto che “qualche compagnia non abbia nemmeno inviato una mail con l'alert sul volo cancellato"
La Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo) sottolinea poi che "l'incidente si aggiunge a un'estate calda del trasporto aereo che vede alcune mete del turismo soffrire di isolamento perché sotto l'egida di poche compagnie con poca concorrenza, e quindi raggiungibili talvolta a costi molto elevati”
"Lo sviluppo del turismo - conclude la Federazione - si basa anche e soprattutto sull'efficienza e l'accessibilità dei trasporti che meriterebbe un discorso molto più ampio a livello siciliano, italiano ed europeo"
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