Torre del Greco, crolla una palazzina: 5 feriti

Cronaca
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Nella cittadina in provincia di Napoli è crollato un edificio di tre piani in una traversa di corso Umberto I, in pieno centro. Non risultano persone disperse, secondo quanto ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Estratta viva dalle macerie una ragazza di 19 anni che abitava nell'edificio con la mamma (che non era in casa al momento del crollo)

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Una palazzina di tre piani è crollata a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Cinque i feriti: tre quelli colpiti dalle macerie, altre due persone, invece, un adulto e una bambina, sono stati colpiti mentre passeggiavano su corso Umberto I al momento del crollo. Dalle macerie è stata estratta una giovane di 19 anni, che è ora ricoverata in prognosi riservata ma che è comunque fuori pericolo. La Procura di Torre Annunziata ha adesso aperto un'indagine per capire le cause dell'incidente. La premier Meloni, su Twitter: "Ringrazio i soccorritori che in queste ore sono impegnati sul posto e rivolgo un pensiero di vicinanza alle persone coinvolte e ai familiari".

Il crollo a Torre del Greco

La palazzina crollata si trova in una traversa di corso Umberto I, nel pieno centro della cittadina vesuviana. Secondo i primi accertamenti, all'interno vivevano cinque nuclei familiari. Sul posto sono subito intervenuti sia i Vigili del fuoco che i carabinieri. Il traffico è stato bloccato in un ampio perimetro attorno alla zona del crollo, dato che le macerie hanno formato un’alta colonna. La gente dei palazzi vicini è scesa in strada. 

I vicini: "Quell'edificio aveva problemi"

"Qui gli edifici sono molto vecchi, ma quello in particolare aveva problemi, si sapeva", hanno raccontato i residenti del centro storico di Torre del Greco. Una donna che abita in vico Pizzo, a poche decine di metri dal luogo del crollo, ha detto che sulla facciata dello stabile crollato erano visibili lesioni e altri segni di pericolo.

 

Si indaga per capire cosa sia accaduto

Al Comune intanto il sindaco e l'assessore alle politiche sociali Maria Teresa Sorrentino si adoperano per dare un alloggio temporaneo agli sfollati, in tutto almeno una quarantina di persone, stando ai primi dati in possesso dell'ente. Altri avrebbero trovato una collocazione autonoma. Sul caso indagano i carabinieri, che hanno già ascoltato alcuni testimoni e in particolare l'amministratore dell'immobile. Sotto accusa la vetustà dello stabile, mentre dagli archivi è sbucata anche una pratica per dissesti statici provocati da infiltrazioni d'acqua nel 2013. All'epoca fu

redatta una relazione dai tecnici comunali, rilevando perdite dal solaio intermedio collocato al secondo livello del fabbricato. Se ci sia un collegamento con il cedimento di oggi potrà dirlo solo l'inchiesta aperta dalla Procura.

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