Liguria, polemiche sul biglietto per la “Via dell’Amore” nelle Cinque Terre

Cronaca
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La decisione presa dalla prima cittadina di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, prevede che gli unici esentati siano residenti, ex residenti e proprietari di seconde case nel piccolo paese ligure. Levata di scudi nei comuni vicini (Monterosso, Vernazza e Corniglia) che non accettano l'esclusione del ticket dalla “Cinque Terre card”

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È conosciuta come “la strada più romantica del mondo”. 900 metri che collegano Riomaggiore a Manarola, nelle Cinque Terre. Si tratta della “Via dell’Amore”, nuovamente accessibile dal primo luglio dopo 13 anni di chiusura ma già al centro delle polemiche: parte del celeberrimo percorso pedonale (160 metri), infatti, è stato riaperto a ingressi limitati (30 persone ogni mezz’ora obbligatoriamente accompagnate da una guida ufficiale) e, soprattutto a pagamento (5 euro il costo del biglietto).

La decisione

La decisione presa dalla prima cittadina di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, prevede che gli unici esentati siano residenti, ex residenti e proprietari di seconde case nel piccolo paese ligure. “La gestione della Via dell’Amore al momento è sperimentale. Regolamentare gli accessi non solo è necessario per motivi di sicurezza ma anche per offrire ai visitatori un’esperienza consapevole. Qui il prossimo anno nascerà un museo a cielo aperto” ha sottolineato la sindaca. La sua scelta, però, ha causato una levata di scudi nei comuni vicini (Monterosso, Vernazza e Corniglia) che, forti di una campagna social dal titolo “L’amore non ha prezzo”, non accettano che il ticket per la Via dell’Amore sia escluso dalla “Cinque Terre card”, il biglietto che dà accesso ai sentieri e ai servizi della zona al prezzo forfettario di 7,50 euro. Sulle loro pagine Facebook si leggono post che mettono in risalto le bellezze locali escludendo volontariamente Riomaggiore e Manarola, e rivendicano la gratuità della visita. “Nata” nel 1920 quando, in occasione dei lavori per la realizzazione dei binari della ferrovia venne creata come deposito dei materiali di cantiere, la “Via dell’Amore” era stata chiusa nel 2012 in seguito a una frana. Prima della chiusura la percorrevano 870mila visitatori all’anno.

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