Cronaca
Messina Denaro, i pizzini d'amore svelano l'identità del boss
La donna è stata arrestata con il marito Emanuele Bonafede per favoreggiamento del capomafia trapanese. A casa della sorella del boss è stato trovato un biglietto con parole appassionate da parte della donna, che si firmava “Diletta”: “Il bello della mia vita è stato quello di incontrarti”
Lorena Lanceri, arrestata oggi con il marito Emanuele Bonafede per favoreggiamento del capomafia trapanese Matteo Messina Denaro, sarebbe stata molto legata al boss. Gli agenti hanno trovato numerosi riscontri del rapporto tra i due, tra cui una lettera d’amore di Lanceri a casa della sorella del boss. La donna, per nascondere la sua vera identità, si firmava “Diletta”
Lanceri e il marito avrebbero ospitato Messina Denaro "in via continuativa e per numerosi giorni", nella loro casa di Campobello di Mazara. Il boss entrava e usciva indisturbato dall’abitazione e tra gli elementi che incastrano i due coniugi c’è una foto dell’allora latitante che fuma un sigaro e tiene in mano un bicchiere da Cognac. L'immagine risale a qualche anno fa, mostra solo il corpo di Messina Denaro, al quale è stato appositamente tagliato il volto, ed è stata scattata nel salotto della dimora della coppia
Ad aiutare i carabinieri a svelare l’identità di "Diletta" è stata una paziente con cui Messina Denaro faceva la chemioterapia nella clinica La Maddalena e della quale era diventato amico. Alla donna aveva raccontato di avere una storia con una ragazza di nome Diletta e, tramite chat, aveva messo in contatto le due. La paziente ha fatto ascoltare gli audio ricevuti dal boss, che riteneva si chiamasse Andrea Bonafede, e da “Diletta”