Atti di nascita impugnati a Padova, il sindaco: "Trascrizioni fatte nell’interesse bimbi"

Cronaca
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"Le forze politiche mettano da parte la battaglia ideologica e pensino solo ai bambini". Così il primo cittadino Sergio Giordani ha commentato la decisone della Procura di Padova di impugnare gli atti di 33 bambini registrati all'anagrafe con due mamme

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"Sono sereno e convinto delle scelte fatte". Il sindaco di Padova Sergio Giordani ha commentato l'impugnazione da parte della procura dei 33 atti di nascita trascritti dal Comune negli ultimi 6 anni. "Dal 2017 - ha spiegato in una nota - trascrivo gli atti di nascita delle bambine e dei bambini figli di due mamme. È un atto di responsabilità verso questi piccoli perché non accetto il pensiero che ci siano bambini discriminati fin da subito e appena nascono nei loro fondamentali diritti. Lo abbiamo sempre tempestivamente comunicato alla Procura di Padova dopo ogni atto senza avere mai controdeduzioni". La battaglia è iniziata ieri, quando l'ufficio giudiziario ha impugnato per illegittimità l’atto di una bambina con due mamme registrato nell'agosto 2017 dal Comune. La stessa sorte toccherà presto anche ad altre famiglie in quanto la Procura ha fatto sapere di aver già chiesto nel mese di aprile gli atti di tutti i 33 bambini che sono stati registrati all'anagrafe in questo modo.

Sindaco Padova: "Colmare vuoto legislativo"

Il primo cittadino ha difeso la sua scelta, affermando che "ci sono momenti nei quali un Sindaco è da solo con la sua coscienza e la costituzione e deve decidere nell'interesse primario di chi ha davanti, per me e ritengo per la Costituzione l'interesse di questi piccoli era quello da mettere al centro". Per Sergio Giordani ci sono dei buchi nelle leggi che non regolano tali scelte. "C'è un vuoto legislativo gravissimo - ha infatti denunciato nella nota - rispetto al quale il Parlamento dovrebbe legiferare ma fino ad ora non lo ha fatto, lo hanno chiesto a gran voce molto colleghi Sindaci anche di parti politiche diverse. Quello che dico alle forze politiche è di mettere da parte la battaglia ideologica e pensare solo ai bambini". 

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