Il negozio, tra l'altro, domenica è rimasto chiuso perché ha terminato la scorta di torte, dopo l'enorme afflusso di clienti dall'apertura e non è stato possibile rifornirsi
"Se hai i soldi vai, sennò guardi": è la risposta che il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha dato all'emittente locale TeleQuattro che gli chiedeva un commento sugli alti prezzi del Café Sacher, che ha aperto in città pochi giorni fa, dopo una lunga attesa. E' il primo della catena che apre fuori dall'Austria. "Basta polemiche, se hai i soldi vai, sennò guardi" ha detto il sindaco, vantando però "grande orgoglio" per l'apertura di un negozio della tradizione austriaca e viennese in particolare. "Vorresti una Ferrari? Ma non puoi permettertela e allora se passa sei lì a guardarla" aggiunge Dipiazza e poi conclude: "Vai a cena nei ristoranti e ti chiedono cifre mai viste, davvero non riesco a capire questa polemica".
Scorte terminate
Le polemiche sono nate per i prezzi alti fissati dal negozio: una fetta della originale torta è venduta a quasi 9 euro. Alti anche i costi di altri prodotti. Nel primo Cafè Sacher d’Italia ci sono anche specialità salate come il wurstel ed il prosciutto cotto con tartufo. Il negozio domenica è rimasto chiuso perché ha terminato la scorta di torte, dopo l'enorme afflusso di clienti dall'apertura fino a sabato e non è stato possibile rifornirsi. "Un successo andato oltre le nostre previsioni e aspettative, e che non può che farci tanto piacere" ha detto il titolare Dizzi Alfons. Il laboratorio ufficiale di Cafè Sacher di Vienna aveva fatto rifornimento di torte da servire al tavolo - diverse da quelle vendibili intere perché già divise in porzioni, con un medaglione di cioccolato logato su ogni fetta - , ma l’afflusso di clienti dallo scorso giovedì, quando il locale è stato inaugurato, è stato così elevato e le ordinazioni così tante che la fornitura è terminata prima del previsto.